ROMA – Forse, un giorno, ricorderemo questi nostri giorni come tra i più strani della storia. La notizia: Papa Benedetto XVI è contestato (e per questo motivo ha declinato l’invito) – in occasione della visita per l’inaugurazione dell’anno accademico in programma giovedì 17 gennaio, all’Università “La Sapienza” di Roma – da 67 docenti e una parte del corpo studentesco. Perché Joseph Ratzinger viene contestato? Le parole letterali risalenti ad una lettera scritta qualche settimana fa sono queste: «In nome della laicità della scienza e della cultura e nel rispetto di questo nostro ateneo aperto a docenti e studenti di ogni credo e di ogni ideologia, auspichiamo che l’incongruo evento possa ancora essere annullato».
Chi scrive è convinto che la laicità vada sempre difesa, perché persino Gesù Cristo, di cui il Papa è per i cristiani cattolici il rappresentante in Terra, lo seppe ribadire. Il primo valore della laicità è quello di permettere ad ognuno di esprimere la propria opinione in libertà (compresa la libertà di contestare). Ad uno dei padri dell’Illuminismo, Voltaire, viene fatta risalire la frase «non condivido le tue idee, ma sono pronto a morire perché tu le possa liberamente esprimere».
Tra i “demeriti” di Ratzinger, secondo i docenti della Sapienza, vi sarebbe anche una dichiarazione pronunciata nel 1990, quando l’allora cardinale Ratzinger, a Parma, riprese una affermazione di Feyerabend (anche se secondo alcuni le parole di Ratzinger sono state male riportate): «All’epoca di Galileo la Chiesa rimase molto più fedele alla ragione dello stesso Galileo. Il processo contro Galileo fu ragionevole e giusto».
«Parole – hanno scritto i professori – che, in quanto scienziati fedeli alla ragione e in quanto docenti che dedicano la loro vita all’avanzamento e alla diffusione delle conoscenze, ci offendono e ci umiliano».
D’accordo: offesi, umiliati, perché, scrivono loro stessi, «fedeli». Fedeli molto più di chi crede in religioni trascendenti e che, laicamente (o meno, in alcuni casi) cerca un equilibrio tra fede e ragione. Laicamente, ovvero tra i dubbi dell’animo umano, ascoltando, in nome della democrazia, le idee dell’una o dell’altra parte, perché è l’incertezza che permette agli integralismi contrapposti di non diventare fanatismo.
Fanatismo religioso, «fedele», come quello scatenato da alcuni islamici dopo le parole di Benedetto XVI a Ratisbona. I 67 della Sapienza e soprattutto gli studenti al seguito stanno prendendo una cantonata: hanno sostituito la religione assolutistica della ragione e della scienza ad un’altra, si sentono missionari depositari dell’unica verità e addirittura “appendono” un uomo alle parole pronunciate (forse) 18 anni prima. Incredibile.
Come se il problema del nostro tempo fosse il rapporto tra il Vaticano e la scienza, e non, forse, nei dogmatismi assoluti di un progresso che, accoppiato bellamente con l’economicismo, è diventato l’unico metro di giudizio di ciò che è giusto o sbagliato. Trasformando tutto quello che non può essere misurato in una forma di resistenza, destinata però a scomparire.
Quella resistenza che è stata giustamente uno degli slogan della sinistra militante nel corso di tanti decenni, e che adesso andrebbe coniugata con sfide di ben altra portata storica. Ma questo ai 67 non interessa, perché, dopo anni di baronaggio, hanno evidentemente perso il gusto del confronto delle idee. Che restino beati nelle loro certezze.
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Sinceramente questa mi sembra una barzelletta: in Italia parla il Papa (con tutto il rispetto per il ruolo ricoperto!) tutti si prostrano ai suoi piedi si blocca il governo si cambiano leggi si deve fermare la scienza; altre persone siano docenti, studenti o " baroni" dicono la loro o esprimo pensieri contrari allo status succede il "diavolo a quattro", e debbono essere esiliati perchè MONNEZZA, perchè SKIPHO…. Credo con serietà che finchè TUTTI non iniziamo a riprendere coscenza di ciò che ci circonda, del marciume, delle massonerie che come burrattinai muovono i fili, da dietro il palcoscenico, di NOI marionette… Leggi il resto »
Questi docenti dov’erano quando renato curcio parlava nelle università, quando andava di comune in comune a parlare, stavano forse preparando l’occupazione delle università? Dov’eravate quando Sofri (condannato per l’omicidio Calabresi) andava in televisione a parlare. Voi dovreste essere coloro che insegnano ai nostri figli… se non sbaglio nel 68 si andò avanti col voto politico…
Da laico e liberale, e non laicista, ho sempre creduto che il dialogo ed il confronto siano il termometro principale del livello di civiltà di un paese. Quello che è successo ieri all'università La Sapienza è un fatto quantomeno sconcertante, proprio perchè avvenuto in seguito a proclami di laicismo (evidentemente fondamentalista) che poco hanno a che fare con posizioni di laicità e libertà. Non è certo una bella pagina italiana quella in cui ha vinto, ancora una volta, l'intolleranza e la violenza del pensiero integralista. Sarebbe forse il caso di ricordare a questi signori una delle più celebri massime di… Leggi il resto »
Trovo assurdo che ci siano delle persone che da un lato non vogliono "interferenze" sulla libertà di esprimere la loro visione laica del mondo, dall'altro impediscono al Papa di esprimere in un luogo pubblico il suo pensiero e la sua dottrina.
Ma, fuori dai denti, vi dico che trovo ancora più assurdo che il Papa abbia rinunciato ad andare.
Penso che Giovanni Paolo II sarebbe andato comunque; sicuramente San Francesco o Gesù stesso non avrebbero rinunciato ad andare.
Condivido i contenuti della lettera dei 67 professori, in cui chiedevano al rettore di ritirare l’invito concesso al papa (non chiedevano al papa di non partecipare, come molti hanno voluto scrivere). Li condivido perché un’autorità religiosa non ha alcun motivo di inaugurare l’anno accademico di una università libera. Il “rito” di inaugurazione alla Sapienza non ha mai previsto genuflessioni di fronte ad alcun dogma, ma riflessioni e approfondimenti scientifici. L’accaduto non comporta alcun passo indietro del paese, ma ribadisce l’indipendenza del mondo accademico. In troppi dimenticano in questi giorni la grande tradizione anticlericale italiana (Garibaldi in testa e poi gli… Leggi il resto »
Il papa ha parlato in turchia e non può parlare a Roma alla sapienza!!! L'italia ormai è una barzelletta di paese dove una minoranza di persone può decidere quello che è giusto o no!! Viviamo in un regime ideologico dove ex-brigatisti possono tenere conferenze in università mentre viene negata la parola al sommo pontefice nell'università fondata da un suo predecessorei!! un'altra vergogna per l'Italia!!!
In Italia dobbiamo smettere di vedere il Vaticano come un'istituzione dello stato che deve mettere bocca e regolare ogni questione che avviene in questo paese. Come diceva ieri Emma Bonino: "Nessuno vuole imbavagliare il Papa o togliergli la parola. L'unico che ha la parola, mattina e sera, è appunto il Papa, con i suoi seguaci, e la morale cattolica". Tutti gli altri politici, trasversalmente, fanno a gara per andarsi a scusare baciando anelli, perché sanno che l'elettorato guarderà li al momento di votare I 67 "Baroni" sono tornati a metodi novecenteschi perchè il Vaticano è tornato a metodi Ottocenteschi ma… Leggi il resto »
Dov’erano questi professori quando renato curcio parlava all’università o andava invitato come una star di comune in comune vedi a Grottammare, perché non hanno occupato le università, come mai hanno preferito un assassino ad un operatore di pace, forse perché discendono dai quei studenti del 68 dove esisteva il voto politico ed erano tutti di lotta continua e oggi sono alcuni al governo e altri in comune, come mai non s’indignano quando sofri parla alla televisione pur essendo stato condannato per l’omicidio del Commissario Calabresi…
Come sempre da Laico e Liberale mi trovo d'accordo con il mio collega Paolo Forlì (come sempre quando si parla di queste tematiche che riguardano la laicità delle istituzioni). Credo che in Democrazia una parola non si nega a nessuno, anche perchè se si nega il confronto ciò significa che non si crede fino in fondo alla forza del proprio pensiero. Però da Cristiano credo proprio che il Santo Padre abbia commesso un errore ancor + grande a disertare l'incontro. Gesù sarabbe andato, li avrebbe sfidati con la forza delle sue parole, e li avrebbe anche ascoltati. Mi viene il… Leggi il resto »
Condivido espressamente i commenti di Forlì, Marinucci e Urbinati. Qualcuno, invece, va fuoritema. Ribadisco un errore commesso dai 67 "baroni" (ma per qualcuno è un'offesa chiamarli in questo modo): non hanno scritto una lettera dove affermavano di "essere contrari ad alcune impostazioni della Chiesa e di questo Papa" (sai che novità!), ma hanno scritto «in nome della laicità della scienza e della cultura e nel rispetto di questo nostro ateneo aperto a docenti e studenti di ogni credo e di ogni ideologia, auspichiamo che l'incongruo evento possa ancora essere annullato». Hanno scritto di non volersi incontrare con il Papa. Questo… Leggi il resto »
Io invece rimango basito dal notare la differenza impressionante tra le idee dei politici e quelli della “gente comune”. Sul Corriere.it è ancora disponibile un sondaggio nel quale ben il 60% dei lettori, non certo pericolosi estremisti, condivideva nel merito e nel merito la lettera dei 67 professori. Gli stessi professori, in interviste che ho sentito in televisione, hanno precisato che non era affatto in discussione il diritto di un esponente di una confessione religiosa di discutere di temi specifici, etici, legati o no alla scienza. Per esempio, non avrebbero mai contestato la presenza del Papa in una conferenza sulla… Leggi il resto »
alle ore 19,20 del 16/01/2008 il sondaggio sovracitato sta 57,1% per il no e 42,9% per il si ai docenti…. sondaggio successivo, il POMTEFICE spopola 70,3% di si… il background borghese, capitalista, confindustriale, reazionario e bancario, non mi convince, non ci vedo niente di tranquillizzante e considero, attualmente il corriere della sera il peggior giornale italiano, di conseguenza non mi fido dei suoi lettori che esprimono giudizi sulla scandalosa questione…… a proposito dei laici e liberali nei partiti di sinistra, dico sinistra, io preferisco i trinariciuti, mangiatori di bambini, raccontati dal CANDIDO guareschiano…… a proposito dei BARONI delle universita', per… Leggi il resto »
Caro guascone, non sò che giornali legge per fare certi paragoni e su cosa interssa al mondo. Ezio Mauro su Repubblica titola la contestazione “un’idea malata” lo definisce un girono che ricorderemo , uno spartiacque ..’.. Questo risultato, che sa di censura, di rifiuto del dialogo e del confronto, è inaccettabile per un Paese democratico e per tutti coloro che credono nella libertà delle idee e della loro espressione ..’ lo legga mi creda è molto serio. Comunque dico che il problema è proprio questo : si commenta più facilmente ciò che si vede… Accetto il suo consiglio sulle consonanti… Leggi il resto »
Sono sinceramente dispiaciuto nel constatare la "totale" mancanza di "democrazia" dimostrata dalla scienza (lettera minuscola). Non mi aspettavo questa profonda delusione da persone razionali. Sarei rimasto sostanzialmente indifferente se questa "censura" l'avesse fatta qualche nostro politico "aperto al dialogo e alle proposte". E' stata un'azione di "integralismo laico", volutamente sordo a voci dissonanti che si mostra tale per mantenere inalterata la sua essenza. Avete letto quello che il papa avrebbe detto? Cosa c'è contro la scienza? Quella scienza che, senza etica e senza mettere l'uomo al centro, ha prodotto in realtà molti danni (e molti ne farà ne sono certo).… Leggi il resto »
Sono pienamente d’accordo con dipendente comunale… Sembra che tutti hanno paura che il Papa parli, nemmeno fosse un pazzo o un visionario, non riesco a capire perchè tutta questa avversione A PRESCINDERE verso la Chiesa. I 67 professori della “Sapienza” (perchè dovete sapere che sono stati spesi molti soldoni, per cambiare il nome da “La Sapienza” a “Sapienza” e altrettanti sono stati spesi per rifare il logo dell’Università… chiedete a chi frequenta, in questo caso di sperpero i baroni non hanno compilato nessuna lettera…) hanno detto che era inopportuno che il Rettore invitasse Ratzinger, che significa? Non volevano che parlasse…… Leggi il resto »
A volte credo che pur di far polemica non si vogliono capire le ragioni di fondo del problema (e a me piace tanto far polemica!). Nel mondo occidentale la divisione di competenze tra scienza e religione è stata conquistata nei secoli e con il sangue. Scienziati e semplici sognatori sono stati torturati e uccisi semplicemente perchè pensavano e manifestavano idee contrarie ai libri sacri. Oggi, la minaccia integralista musulmana (per cortesia scordatevi che sono stati loro a inventare lo "zero", sono stati gli indiani – dell'India) e l'aperto contrasto di Ratzinger con la scienza, legittimano i ricercatori a sentirsi osteggiati.… Leggi il resto »