SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Per la Samb una sconfitta che non ci voleva. Ma non ci volevano nemmeno i tanti proclami di vittoria che abbiamo sentito per tutta la settimana scorsa. Così si carica la squadra di tensioni. Non esistevano poi presupposti statististici, realistici, tecnico-tattici che potevano giustificare una previsione simile. Il Lanciano ha perso appena tre volte ed è potenzialmente in zona play off. La drammatica situazione societaria? Spesso e volentieri è uno svantaggio per gli avversari e non per chi i problemi li ha.
Nel calcio l’umiltà paga sempre: quando una squadra fortissima sottovaluta l’avversario o va in campo sicura del risultato, solitamente perde.
Al tecnico mi sento di fare un piccolissimo appunto, a parte la sua dichiarazione «se vinciamo a Lanciano…»: perché non ha confermato in toto la formazione che ha strapazzato una squadra forte come il Taranto? Perché, sulle orme di quanto faceva Ugolotti, non impiega mai Morini a tempo pieno? Davanti a Morini non vedo tutti questi fenomeni.
Adesso la situazione si è complicata ma i play out vanno assolutamente evitati e per riuscirci è indispensabile mettere da parte tutte le polemiche e fare come quando da posizioni disperate, in serie B, si raggiungevano salvezze incredibili.
Un’altra considerazione va immediatamente fatta: nel giro dei prossimi due anni la serie B diventerà a due gironi. Perché perdere un’occasione simile? La retrocessione in C2 sarebbe fatale ma anche ritardare troppo un serie di investimenti per creare le basi che possano permettere di sfruttare un’opportunità più unica che rara.
Il futuro ci aspetta e l’unità di intenti tra tifo e società è indispensabile.
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caro Perotti, accetto l'invito alla concordia e apprezzo la delicatezza con la quale richiami la società alle sue responsabilità. Ma entrambe non possono significare silenzio rispetto agli errori macroscopici che i Tormenti hanno fatto in sede di programmazione (e hanno continuato a fare nel cosiddetto mercato di gennaio). I tifosi continueranno a fare tifo e a dare il loro contributo per il raggiungimento di una salvezza mai così importante come quest'anno alla luce della riforma di cui parli. Ma più di tanto non potranno perchè in campo ci vanno i calciatori e sono loro a decidere le sorti della squadra.… Leggi il resto »
Credo che debba per l’ennesima volta dare ragione al sig Perotti. La disamina , intelligente e garbata , ha messo in luce l’unica verità vera ed è :” un’altra considerazione va immediatamente fatta: nel giro dei prossimi due anni la serie B diventerà a due gironi. Perché perdere un’occasione simile? La retrocessione in C2 sarebbe fatale ma anche ritardare troppo un serie di investimenti per creare le basi che possano permettere di sfruttare un’opportunità più unica che rara.” e quella più importante :”… l’unità di intenti tra tifo e società è indispensabile. “ Nel commento invece del sig. “Galie” ,… Leggi il resto »
Piccola ma doverosa precisazione. Io non attribuisco ai fratelli Tormenti la colpa della pochezza tecnica della rosa allestita ma quella di non essere stati oculati nella scelta dei collaboratori e, nell'ansia di risparmiare, di aver affidato le scelte di mercato ad Ugolotti che di mestiere fa l'allenatore e non il direttore sportivo (sappiamo che Natali era un semplice esecutore di indicazioni altrui). Inoltre di aver smantellato del tutto una rosa, quella dell'anno scorso, della quale qualcuno in più si poteva salvare. Capisco altresì che non è semplice scegliere i collaboratori giusti in un mondo torbido com'è quello del calcio, dove… Leggi il resto »
Concordo al 100% su tutto:
purtroppo però in società continuano ad esserci tipi che continuano a cercar di sfasciare senza apparire, forse attribuendo le colpe ad altri,
manca gente di categoria , intorno alla quale far girare qualche bravo giovane, giustissimo (per me la panacea di tutti i mali) ma che si facciano girare quelli bravi senza pensare di lucrare soltanto sul giovane ma lavorarci sodo affinché , I PIU’ MERITEVOLI , possano far parte della nostra rosa e non di altre squadre.
Dulcis in fundo … ”ora diamo una mano alla squadra” l’unico atto positivo e produttivo da seguire.