RIMINI – «No, nessuna emozione particolare. E’ passato tutto così in fretta… Sono riuscito a tornare subito nel mio “mondo”». Il suo mondo è rossoblu. Quello della Samb.
Enrico Piccioni dopo i 13 giorni di carcere, la libertà ottenuta giovedì e un intensissimo venerdì nel quale ha riabbracciato la squadra e potuto dirigere il primo allenamento a distanza di due settimane, ha ritrovato anche la panchina. E’ successo a Rimini, nel corso di un’amichevole che è valsa come tappa di avvicinamento alla ripresa del campionato, prevista per domenica 13 gennaio (Tinazzi e soci renderanno visita al Lanciano).
«Al di là del risultato sono soddisfatto» ha esordito Piccioni. «Il Rimini è andato in vantaggio con un gran gol di Jeda, poi i conti si sono chiusi con lo sfortunato episodio di Camisa. No, davvero: non posso rimproverare granché ai ragazzi. Stiamo crescendo, tanto che soprattutto nella ripresa abbiamo saputo mettere in difficoltà la squadra di casa».
L’allenatore rossoblu valuta positivamente anche l’esperimento del 4-3-3. «Ci lavoriamo da tempo, i ragazzi pian piano stanno assimilando le mie idee. Oggi abbiamo sviluppato buone trame di gioco, arrivando spesso nell’area di rigore del Rimini».
Poi un giudizio sugli ultimi arrivati, che al “Neri” hanno indossato per la prima volta la maglia della Samb. «Bartoletti ha compiuto degli ottimi interventi, dimostrando peraltro che con i piedi è molto bravo. Vicentini si è confermato un terzino particolarmente indicato per la fase offensiva. Villa è vero che è ancora indietro, ma ha qualità indiscutibili».
Insomma, il bicchiere di mister Piccioni è comunque mezzo pieno: «Una giornata positiva, sono contento della prestazione dei ragazzi. Adesso ci godiamo due giorni di riposo, poi cominceremo a pensare al Lanciano».
La Samb riprenderà a lavorare martedì pomeriggio al campo Ciarrocchi di Porto d’Ascoli.
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ALLA SAMB MANCA IL BOMBER VERO CHE IN SERIE C , CON I SUOI 15 – 18 GOAL, FAREBBE TRANQUILLAMENTE SALVARE UNA SUADRA DA PLAY OUT, OPPURE FAREBBE RAGGIUNGERE I PLAY OFF AD UNA SQUADRA DA MEDIA CLASSIFICA. ORA O QUESTO BOMBER SI CHIAMA ALFAGEME (PECCATO SOLO IN PRESTITO) , OPPURE C'E' DA CAPIRLO E DA ACQUISTARLO. SE IO AVESSI LA POSSIBILITA' DI FARE IL PRESIDENTE DI UNA SQUADRA DI CALCIO, IN C PER ES. SPENDEREI 200MILA EURO PER UNA PUNTA BLASONATA E FORTISSIMA, POI A RISPARMIO SU TUTTO IL RESTO, E QUESTO L'AVVOCATO LO SA' !! E' VERO' C'E'… Leggi il resto »
Secondo te la punta blasonata e fortissima viene alla Samb, anche strapagandola? Oggi purtroppo se uno è forte preferisce stare a fare la tribuna in serie A o la panchina in serie B piuttosto che giocare titolare in C (a meno che non sia a fine carriera, come Dionigi, Cammarata, Di Napoli). E comunque non credo che uno come Di Napoli sarebbe mai venuto alla Samb… quando c'era Gaucci era diverso perché il giocatore sapeva che se faceva bene (come successo ad esempio con Delvecchio) poteva essere "promosso" nelle altre società della proprietà in categorie migliori. Ma anche senza spendere… Leggi il resto »
Quello che la buttava dentro c'era….Si chiamava Morante, il giocatore voleva provare la serie B alla fine della scorsa stagione, cosa lecita alla sua età, poi quando ha capito che nessuno lo voleva in quella categoria, sarebbe anche rimasto a sbt, ma se prentendi dare "spiccioli" a gente che in campo fanno la differenza. Ci vuole la volontà di fare le cose fatte bene, passo dopo passo si fanno le squadre, finché avremo durante il calciomercato un valzer di panchinari di serie C, C2 e primavere faremo le comparse….