SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Riportiamo di seguito l’ultimo intervento del comico-predicatore Beppe Grillo sul suo frequentatissimo blog. Grillo attacca, con i suoi toni come al solito molto sarcastici – a volte al limite della volgarità – quella che chiama la «vera casta», i giornalisti, «gli unici che hanno avuto veramente paura con il nostro V-day dell’8 settembre». Per questo, scrive Grillo, il prossimo V-day si terrà il 25 aprile e avrà per obiettivo proprio il mondo del giornalismo (ad esempio chiedendo di eliminare le sovvenzioni pubbliche per i giornali). Cosa ne pensate? Secondo voi sono solo provocazioni qualunquistiche o il comico genovese vede nel giusto? Fateci sapere la vostra opinione commentando questo articolo.
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Italiani! E’ finito un anno strepitoso! A settembre li abbiamo messi in crisi tutti, stanno delirando!
Però non sta andando male: è un Italietta che è in coma da 15 anni. Dal 1992 è tenuta in cura farmacologica da parte dei media. Dal 1992, da quando sono esplosi Falcone e Borsellino, non c’è più né Paese né altro. Il tritolo è scomparso, ma i magistrati scompaiono in un altro modo. C’è stata la corruzione della mafia! Chi se l’aspettava? La mafia corrotta dall’interno dalla politica, c’è stata questa fusione straordinaria, quasi nucleare. Si sono compattati. E’ un Paese che non capisce più dove vuole arrivare. Dov’è, cos’è. Siamo strangolati da due bandiere.
Io vorrei capire se sto delirando io o se c’è qualcosa che non quadra. Quello che non quadra è che non sappiamo più le cose che ci servono per fare una vita normale. Sappiamo milioni di stronzate che ci vengono catapultate ogni giorno dai giornali, dai media, dai telegiornali, dalle televisioni ma delle cose che ci servono – l’acqua pubblica o privata, l’energia, la connettività, i rifiuti cosa sono, da dove vengono, come fare a non farli, gli inceneritori – non sappiamo nulla, delle cose che ci cambiano veramente la vita. Allora cosa fare?
Bisogna cominciare a vedere chi è il nemico: nel V-Day scorso, dell’ 8 settembre, non si sono incazzati tanto i politici, ma i giornalisti, questa casta di gente, la vera casta che c’è in Italia. Ve ne siete accorti, no? Migliaia di schiavi vergognosi, messi li a pecorina, a 90°. Una cosa indegna.
Si somigliano tutti, non li distingui più se non quello grasso da quello magro. Riotta è uguale a Mimun che è uguale a Belpietro che è uguale a Giordano che è uguale a Fede. Sono tutti uguali. Si distinguono le élite di questi grandi maggiordomi. Quelli che parlano di libero mercato, che ogni tanto dicono qualcosina e poi rientrano subito. Sono meravigliosi. Parliamo di Scalfari, di Pansa, di Romano, di questi sarcofaghi dell’informazione che scrivono lenzuolate di editoriali che nessuno legge. Dei giornali vengono letti i titoli e i sottotitoli, l’informazione si fa con lo spazio, i centimetri. Bisognerebbe misurare coi righelli le informazioni.
E’ una poltiglia dove si sono mischiate imprenditoria, politica, mafia e media. Vai in un consiglio d’amministrazione di un giornale e ci sono gli imprenditori, vai in un consiglio d’amministrazione di una banca e ci sono imprenditori, politici e giornalisti. Un giornalista può diventare deputato. Altro che conflitti di interessi, siamo andati oltre. Sono tutte uguali, le società. Prendi la Fiat: se non era per la cassa integrazione, cioè l’intervento dello Stato, sarebbe fallita dieci anni fa e adesso va avanti con le Equity Swap. L’Eni e l’Enel sono dei monopoli di fatto. La Rai è uguale a Mediaset.
L’unico modo di far cambiare veramente questo Paese, secondo il mio punto di vista prima che diventi pazzo del tutto, è battere dove c’è la ragione della democrazia, dove dovrebbe essere tutelata: l’informazione. Scomparsi i grandi giornalisti come Biagi, Montanelli e altri, non ci rimane più nulla.
Ecco perché farò il V-Day prossimo il 25 aprile: il giorno della Liberazione. Liberiamoci da questa informazione, liberiamoci da questa gentaglia. Gli togliamo i finanziamenti, vediamo di impostarla bene perché la mia vita ormai è su queste cose. Perché il compito che mi sono messo in testa non è di fare politica. Oggi sul Corriere della Sera sono indicato come il secondo politico, dopo Veltroni al 50%. E’ questo il nostro Paese: io sono uno dei più grossi politici che ci sono in Italia! Se facessero la classifica dei comici sarei in decima o quindicesima posizione, ci sarebbero i politici al primo posto. Il V-Day bisogna farlo su questo: togliere i finanziamenti ai giornali. Il 25 aprile del 2008 ci sarà una liberazione vera, in tutte le città succederà qualche cosa. Dovremo far succede qualcosa, con i media in silenzio e ci mancherebbe che ne parlassero. Sarà la loro condanna.
Vi do appuntamento al 25 aprile per avere un’informazione libera in un Paese finalmente libero e ricominciare dall’inizio. Liste civiche e cittadini informati, abbiamo bisogno di questo non di politici. Cittadini informati che sappiano le cose, che si occupino del loro quartiere e delle loro città, che non le lascino svendere da questi partitini e da questi piccoli servi della politica. Abbiamo bisogno di cittadini liberi, di un’informazione libera per essere un Paese libero.
Italiani!!! Coraggio, coraggio verso la catastrofe ma sempre con ottimismo.
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Grillo può aver ragione ma la soluzione non sono lle sue "Liste civiche e cittadini informati". Perchè il problema è l'uomo. E' vero che manca l'informazione vera , corretta e utile.Ma è anche vero che persone intelligenti e che amano la verità, se vogliono, attraverso il Web e altre fonti possono avere tutte le informazioni possibili. Il pigro ,la donna di casa,il giovane spaesato,gli anziani e tanti altri invece si accontentano delle notizie di mamma Rai, Mediaset e Stampa nazionale. I primi non si accontentano delle notizie ufficiali ,perchè col tempo hanno preso coscienza e consapevolezza che nelle famose notizie… Leggi il resto »
IL POST DI GARRONE NON FA UNA GRINZA, MA TRA LA REALTA' E QUELLO CHE DICE CI PUO' STARE IL FARE UNA POLITICA E UN GIORNALISMO MIGLIORE. L'UOMO E' QUESTO DA SEMPRE, PER QUESTO ESISTONO LE REGOLE E LE LEGGI. BASTEREBBE CHE I NOSTRI POLITICANTI LE RISPETTASSERO ALMENO QUANTO LA MEDIA NAZIONALE, PERCHE' A ME SEMBRA CHE ABBIANO VERAMENTE PASSATO IL SEGNO. VIVONO A MILIONI DI ANNI LUCE DA NOI. BASTI PENSARE A BUTTIGLIONE CHE SI E' LAMENTATO CHE AL SENATO MANCA UNA GELATERIA!!! EH ???????????? SONO DIVENTATI DI UN'ARROGANZA E SFACCIATAGGINE PALESE. E LA CASTA DEI GIORNALISTI CHE FA?… Leggi il resto »
Premetto che sono sempre stato un fan del Grillo comico, e ho sempre trovato estremamente divertente anche il Grillo satirico; mi piace meno è il Grillo capopopolo. Un primo appunto: Grillo non può prima indire manifestazioni nazionali e raccolte di firme per proposte di legge di sua iniziativa, e poi sostenere di essere "soltanto un comico", solo per tutelare la sua libertà espressiva e permettersi di dire tutte quelle cose che a un comico sono consentite e a un politico no. E' una paraculaggine che non gli è consentita. Grillo farebbe bene a scegliere cosa vuole fare da grande. Fatta… Leggi il resto »
Come purtroppo gli capita da quando si è autoinvestito di questo compito messianico di cambiare l’Italia, Grillo fa di tutta un’erba un fascio con il risultato – paradossale, secondo me – di aumentare la confusione e azzerare la possibilità di cambiare veramente qualcosa. Le molte cose giuste che dice vengono vanificate dal suo mettere tutti sullo stesso piano e dall’insultare quelli che, a suo parere, ci prendono per i fondelli. Non tutti i giornalisti sono servi né tutti i politici sono disonesti. Il metodo di Grillo è sbagliato. L’insulto è inutile oltre che gratuito. Lui è l’ennesimo santone, l’ennesimo uomo… Leggi il resto »
L'affermazione di Grillo non fa una piega. L'italia (volutamente con la "i" piccola) è l'unico paese occidentale ad avere una informazione così scadente. Non ci si lamenti se la gente non legge i quotidiani; perchè spendere soldi per aquistare giornali dove già prima di sfogliarli sai cosa c'è scritto a seconda dell'orientamento politico della testata? Mai una analisi interessante. Meglio leggersi un bel libro. La cosa più scandalosa comunque consiste nel fatto che gli stessi telegiornali non danno più notizie nel senso che qualsiasi cosa accade ha 1 secondo di spazio per poi far monopolizzare la notizia ai politicanti di… Leggi il resto »
Quanti in questo paese sanno che Andreotti avrebbe commesso il reato di “associazione mafiosa” fino agli anni ’80 e che non è stato condannato perchè il suddetto reato è stato prescritto? Quanti sanno che Previti è stato condannato a circa 7 anni di reclusione indultati grazie al governo di centrosinistra per aver corrotto dei giudici per conto del sig. Berlusconi allo scopo di “rapinare” il colosso Mondadori attualmente di proprietà dell’ex presidente del consiglio? Quanti sanno che Rete 4 trasmette da ’99 abusivamente a scapito di una emittente che ha vinto tutti i ricorsi giudiziari e che si chiama Europa7… Leggi il resto »
La cultura si forma attraverso l'informazione. Più informazioni si hanno su un argomento, più si sviluppa la capacità di esprimere un gudizio e una critica in merito. Bisognerebbe quindi dare a tutti la possibilità di essere informati, anche a coloro che non sono in grado di andare a reperire i dati attraverso internet ( perchè non hanno un computer o non sanno usarlo) o attraverso giornali indipendenti che spesso non hanno una diffusione a larga scala o sono di difficile reperimento. Una informazione obiettiva dovrebbe essere una forma imprescindibile di democrazia alla base di quasiasi stato democratico. Se attraverso i… Leggi il resto »
"QUARTO POTERE" sapete cos'è, oltre che essere il titolo di un vecchio film?! Ebbene i media in una società evoluta hanno un importantissimo compito: quello di tenere informati i cittadini soprattutto riguardo l'operato del potere, e cioè degli eletti dal popolo. Certo che ha ragione Beppe Grillo quando si lamenta, seppur a modo suo, del grado d'informazione in Ialia (o Italietta). E' un lamento che non può che essere condiviso dalle persone intelligenti. E' altrettanto sicuro che il primo modo di far funzionare la politica è innanzitutto renderla intelligibile. Questo è il compito dei buoni giornalisti. Ma di buoni giornalisti… Leggi il resto »
La stampa dovrebbe essere la bocca della verita'. La gente smaliziata immagina il mondo che la stampa disegna quindi il condizionamento sociale e' inevitabile. Ci sono questioni in essere che condizionano la vita di tutti ma li' la stampa non insiste ; esce forse una volta sull'argomento ma solo per dire di aver trattato l'argomento poi ..il silenzio.Vergogna!! Vedo che e' piu' facile criticare Beppe Grillo invece che attaccare le fonti delle connivenze;bella roba!!! Guardiamo le cose nella nostra citta' : comportamenti di politici questioni trattate dai politici situazione questioni trattate dai politici approfondimento argomenti delle testate giornalistiche locali sanita'… Leggi il resto »
Perché ostinarsi a contestare Grillo e le sue iniziative? Quando promuove un V-Day per la stampa non vuol dire che tutta la stampa è malata, ma la maggior parte si e prima di lui lo hanno detto gli stessi giornalisti, ma nessuno lo sa. Anche io non sono d'accordo su tutto quello che dice (per esempio sui trasporti ed anche su internet come unico modo per informarsi, comunicare, vendere e acquistare…), ma Grillo enfatizza, fa caricature, mette in grande evidenza un problema. Eccede nell'enfatizzarlo? Probabile, ma il problema esiste. Nessuno gli ha chiesto di promuovere un V-Day? Nessuno, infatti è… Leggi il resto »
Un paio di precisazioni. La disattenzione di massa io credo che sia evidente già guardando i dati della carta stampata, o ancora meglio entrando in un bar. Il giornale più letto è la gazzetta dello sport. Non credo che leggere un giornale "qualunque" diverso da un giornale sportivo sia "fare lo speleologo". Da ragazzino cominciai ad informarmi comprando, prima di entrare a scuola, ogni giorno un giornale diverso. Fu un approfondimento completamente individuale che però mi aiutò molto nelle scelte che feci poi. Io credo che una pratica di questo tipo sia alla portata di tutti. Chi non ha mai… Leggi il resto »
Riguardo a Beppe Grillo che si sarebbe dichiarato "anti politico" è una cosa inesatta e dimostra quanto l'informazione influisca sulla capacità di ragionamento delle persone. Il termine "anti-politica" è stato creato dai mass media dopo il V-Day dell'8 di settembre per screditare sia la persona Grillo che chi ha partecipato liberamente a quell'iniziativa. Un po' come i termini "anarco-insurrezionalista" o "disobbedienti" (questi termini tanto cari a Fede). E' una delle strategie più usate dal "quarto potere", etichettare una persona od un movimento con termini che abbiano una connotazione negativa in modo tale che la massa che si "nutre" solo della… Leggi il resto »
Qualcosa sta cambiando, ad ogni modo: http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/scienza_e_tecnologia/internet-sorpassa-tv/internet-sorpassa-tv/internet-sorpassa-tv.html Riguardo Beppe Grillo, è naturalmente un “politico” che sta dando origine ad un movimento “politico” che però non pende assolutamente dalle sue labbra. Per quel che ho potuto capire, i meet up di San Benedetto e Ascoli si muovono a livello locale in maniera autonoma rispetto al vertice (e quale sarebbe?). Mi dispiace Daniele ma la tua analisi è sincera ma sbagliata. I partiti come li conosciamo ora hanno deragliato dalla loro funzione di rappresentazione democratica per diventare, insieme ad essa, strumenti di gestione del potere, di accordi, di occupazione di posti pubblici,… Leggi il resto »
Caro Primavera, lei ha detto cose che io condivido. Da tempo pensavo a cosa vuol dire "fare politica" e pensavo di scriverlo oggi, ma lei mi ha preceduto. E' impossibile, infatti, non "fare politica", anche chi dice di disinteressarsi in realtà "fa politica". Il Presidente della Repubblica, il ministro, Sindaco …. sono cariche amministrative, non il bollino che distingue chi "fa politica" da chi non la "fa". Riguardo ai termini "antipolitica e antipartitico, come ha messo in evidenza FilippoB, non mi sembra di averli ascoltati o letti da Grillo, ma solo dai giornalisti. Antipolitica, antipartitismo: lei sa bene che recentemente… Leggi il resto »
Un Paese stretto fra una casta di politici arroganti, incompetenti ed ignoranti (qualcuno li avrà pur tuttavia votati….) e una popolazione che per liberarsene, invece di usare le difficili armi della democrazia partecipata e dell’autoresponsabilizzazione, non sa far altro che affidarsi semplicisticamente e con preoccupante cadenza storica all’opera salvifica dell’Uomo Pieno di Certezze con la Soluzione Immediata per ogni Problema (Mussolini? Berlusconi? Grillo?), beh, a me pare un povero Paese destinato alla scomparsa in una lotta di tutti contro tutti. E' facile distruggere. Ben più difficile costruire.
Soluzione immediata per ogni problema??!! Certo che no! E dov' è che si parla di SOLUZIONE IMMEDIATA?? Grillo non lo ha mai fatto, e poi come si fa ad accostare Grillo a Berlusconi o Mussolini??!! Grillo neppure appartiene al mondo politico, e continuamente dichiara di non volerlo fare. Quindi di quale soluzione immediata si sta parlando??!! INFORMAZIONE!! Manca l'informazone!! V DAY!