CONTROGUERRA – Si chiama “Skull Grip” ed è una molla chirurgica utilizzata negli interventi di craniectomia chirurgica. Il sistema rivoluzionario, brevettato dal dottor Paolo Di Emidio, originario di Controguerra, è stato adottato per la sua estrema semplicità di utilizzo e funzionalità anche dall’ospedale “Lariboisiere Fernand Widal” di Parigi, annesso al prestigioso Istituto di Ricerche di Neuroscienze, famoso nel mondo per gli importanti progressi scientifici conseguiti nel campo delle neuroscienze e della neurochirurgia.
Da circa quattro mesi i colleghi francesi di Di Emidio – che svolge la sua attività professionale all’Irccs “Burlo Garofano” di Trieste dove si occupa delle patologie e delle malformazioni pediatriche e dell’adulto – hanno messo in pratica il brevetto impiantandolo prima su un cadavere e poi testandolo su un paziente.
E’ atteso per questi giorni l’avvio della fase finale della sperimentazione con l’applicazione dello Skull Grip su dieci pazienti. I risultati preliminari saranno pubblicati su riviste specializzate in campo neurochirurgico. Il brevetto è stato realizzato grazie all’impegno della Cizeta Surgical di Bologna che ha creduto ed investito economicamente nell’innovazione nonostante le difficoltà incontrate nelle fasi di elaborazione dei prototipi. E’ stato possibile infatti costruire uno dei componenti solo avvalendosi alla sofisticata tecnologia utilizzata a Maranello per la costruzione delle auto di Formula Uno.
Tale strumento si propone di sostituire i sistemi di fissaggio attualmente in uso (placche e viti) e permettere, in modo innovativo, di bloccare le ossa craniche rendendo molto più agevole il compito del chirurgo che vede così ridurre anche i tempi dell’intervento. La tipicità del brevetto è dovuta alla sua particolare forma che sfrutta il principio generale delle molle.
Paolo Di Emidio, 44 anni, è nativo di Controguerra. Dopo aver conseguito la laurea Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi de l’Aquila e successivamente una specializzazione in chirurgia maxillo-facciale ha rivolto la sua attenzione da sei anni a questa parte alle patologie cranio-facciali e da almeno dieci anni ha sviluppato una passione crescente nei confronti dell’invenzione degli strumenti in grado di facilitare sia l’attività del chirurgo quanto offrire una migliore ripresa e qualità della vita del paziente.
Di Emidio ha al suo attivo circa 30 brevetti di cui la metà registrata, oltre che in Italia, negli Usa e in Europa.
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