SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il 14 dicembre è una data da ricordare, perchè si pone la prima pietra del nuovo ponte stradale fra la città e il vicino Abruzzo, attraverso il fiume Tronto.
Con la realizzazione di quattro campate, per uno sviluppo di duecento metri (quello esistente è di ottanta metri), si dà l’avvio al programma degli interventi di messa in sicurezza del fiume Tronto. L’allargamento delle sezioni del fiume e del tratto terminale infatti assicureranno una migliore efficienza idraulica, tanto da incidere sulla riduzione del rischio in caso di alluvioni.
Con i finanziamenti disponibili (più di 17 milioni di euro) si realizzeranno ulteriori interventi strutturali sul ponte ferroviario esistente.
E il 14 dicembre si è svolto anche un convegno presso Palazzo Vannicola a Porto d’Ascoli, dal titolo ”Fiume Tronto:studi e interventi idraulici”. E’ stato illustrato lo studio per l’aggiornamento del rischio idraulico della bassa valle del fiume Tronto, redatto dal professor Alessandro Mancinelli del dipartimento di Idraulica dell’università Politecnica delle Marche.
Lo studio, uno dei primi nel suo genere, ha utilizzato un sofisticato e innovativo software nel campo dell’ingegneria idraulica, che ha sovrapposto il rilievo dell’asta fluviale del Tronto (da Ascoli Piceno alla foce) con il modello in digitale del terreno e la memoria storica degli interventi idraulici realizzati sul fiume dopo l’esondazione del ‘92.
Lo studio idraulico verrà messo a disposizione dei Comuni e dei soggetti interessati e verrà utilizzato per l’aggiornamento del Pai (Piano stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico) del fiume Tronto.
Il vicepresidente della Regione Marche Luciano Agostini, presente al convegno insieme al sindaco sambenedettese Gaspari e al presidente della Provincia di Ascoli Massimo Rossi, ha dichiarato: «La realizzazione del un ponte concretizza il binomio fra sicurezza e sviluppo lungo l’asse fluviale del fiume Tronto, che permette di rendere vivibile il nostro territorio. Con l’alluvione del ’92, che ha colpito la nostra comunità, gli amministratori sono diventati particolarmente sensibili ed è per questo che, per accelerare i tempi, abbiamo elaborato all’interno delle nostre strutture, il progetto, con la consulenza tecnica delle università di Ancona e dell’Aquila. Un meritato plauso va a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questa opera».
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Arriva il plauso dell’esponente del Pd locale Silvano Evangelisti: «E’ un momento importante perchè la memoria dell’alluvione è ancora viva a Porto d’Ascoli. Migliorerà la viabilità e si potranno superare le attuali restrizioni del Pai e fare in modo che a Porto d’Ascoli si possa tornare ad investire. Occasioni come queste vanno salutate con soddisfazione da parte di tutti, al di là degli schieramenti politici. Ed è per questo che registriamo con rammarico la totale assenza di esponenti politici di centrodestra a questo importante appuntamento».