da Riviera Oggi numero 706
MONTEPRANDONE – Riportiamo di seguito una lettera firmata da una cittadina – che ha chiesto di rimanere anonima – preoccupata per la prevaricazione manifestata dalla locale società di calcio.
«Caro direttore, sono la mamma di una bambina che pratica pallavolo nella Truentum Volley a Centobuchi, società che nel mio Comune si è sviluppata negli ultimi anni con buona partecipazione di ragazzine e ragazzini da sei anni fino alla prima squadra che milita nel campionato di serie D.
Va dato atto anche al comune di Monteprandone di avere sostenuto e incoraggiato lo sviluppo di tale attività.
Con questa lettera vorrei aprire un dibattito sull’atteggiamento di superiorità che, a tutti i livelli, a mio avviso, ha il mondo del calcio rispetto a tutti gli altri sport considerati, ingiustamente, sport “minori”.
La mia considerazione, e conseguente amarezza, nasce da un fatto recentemente avvenuto e che ha riguardato l’accavallamento di un’ora di utilizzo del Palazzetto dello sport, ora richiesta contemporaneamente dalla locale società di calcio e dalla società di pallavolo.
Per evitare di annoiare i lettori non sto a spiegare tutta la vicenda, ma dico semplicemente che sono in molti a poter testimoniare da una parte l’atteggiamento di totale chiusura dei dirigenti della società di calcio, e dall’altra un atteggiamento collaborativo e di massima disponibilità dei dirigenti della pallavolo; il problema si è poi parzialmente risolto grazie alla collaborazione della locale società di pallamano (guarda caso una società di uno sport considerato “minore”).
Il dibattito che vorrei aprire si basa su queste domande: perché due modi diversi di interpretare il mondo dello sport e i suoi valori? Perché il mondo del calcio deve pretendere di prevaricare sugli altri sport e di essere superiore solamente per il fatto di avere più iscritti? Tutti gli sport non dovrebbero essere portatori, in egual misura, degli stessi valori e avere gli stessi diritti?
E per ultimo vorrei chiedere: perché nel calcio assistiamo spesso a episodi di intolleranza e di violenza mentre negli altri sport no?
C’entra qualcosa, oppure no, la presunta pretesa di superiorità del calcio, e i diversi valori che da essa scaturiscono?
Vorrei concludere questa lettera, caro direttore, invitandola ad approfondire, se le è possibile, la florida realtà delle società sportive che, oltre al “Dio calcio“, nel Comune di Monteprandone svolgono un eccellente lavoro tra i giovani; mi riferisco a pallamano, pallavolo, pattinaggio e mi scuso con le altre società che ho eventualmente dimenticato».
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Quando si parla di sport "minori" penso si faccia riferimento, ma con una terminologia secondo me sbagliata, a sport che sono meno seguiti e meno praticati. La cultura calcistica prevale nel nostro Paese per ragioni storiche, visto che ci si gioca dalla fine del '800. Da quel periodo milioni di persone si sono interessate a tale sport sia per andarlo a vedere che per praticarlo. Ecco perché ci sono più campi di calcio che palasport o piscine. Una cosa che mi da fastidio, a me tifoso prevalentemente di calcio ma interessato a TUTTI gli sport, è che chi pratica i… Leggi il resto »
Pienamente d'accordo con lorenzo: è giusto che tutte le discipline abbiano spazio (e poi il volley è tra le più praticate in Italia, non stiamo parlando del curling…). Ma se il calcio è così amato (e ahimè se attira così tanti episodi violenti) non dipende da una volontà "dall'alto", è così e basta, è lo sport che attira più persone (di ogni tipo…). Certo ci sono molti meno palasport che campi di calcio, e questo non va bene, perché gli sport da praticare "al coperto" sono molti e lo spazio inevitabilmente è poco. Lo sport secondo me ha una funzione… Leggi il resto »
Non sono d'accordo sul fatto che il calcio è amato perchè è così e basta, penso che sia il più amato perchè, visto che incontra il gusto di molti, viene proposto e riproposto dai media, entrando a far parte della cultura, diffondendosi tra i ragazzi, diventando così lo sport più diffuso. Penso che se anche altri sport avessero lo stesso trattamento diventerebbero molto più popolari e seguiti. L'esempio lampante si è avuto con le Olimpiadi invernali: milioni di persone incollate alla tv per vedere curling, pattinaggio artistico, hockey e boom di iscrizioni ai corsi. Ma la tv italiana conosce solo… Leggi il resto »