SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Anche gli autotrasportatori piceni hanno aderito allo sciopero nazionale indetto da tutte le confederazioni sindacali: nella giornata di lunedì ci sono stati due punti di “sensibilizzazione” dei camion, con dei blocchi (che però non hanno interferito sul traffico veicolare) autorizzati dal Prefetto, uno all’uscita dell’A14, uno all’incrocio della Statale 16 con la via Bonifica.
«Nei primi nove mesi del 2007 nella nostra regione hanno cessato l’attività 254 aziende di trasporto in conto terzi mentre hanno deciso di “accendere i motori” soltanto 57 nuovi padroncini» si legge nel comunicato diramato da tutti i sindacati (Confartigianato Trasporti, Cna Fita, Fai, Fiap L, Sna Casartigianati, Unitai, Fiap M).
«Non ne possiamo più, l’aumento del prezzo del gasolio porta il costo del carburante ad incidere per il 45-50% sul costo di un viaggio – spiega, esasperato, Simone Feliziani, presidente provinciale di Confartigianato Trasporti – Siamo sottoposti ad una sequenza umiliante di costrizioni: le ore di viaggio vincolate, la patente a punti, abusivismo, concorrenza sleale. Abbiamo chiesto al governo l’introduzione di un “costo minimo”, che salvaguardi la categoria nei confronti dei contraenti, e invece nulla».
La protesta proseguirà fino a venerdì prossimo.
Copyright © 2022 Riviera Oggi, riproduzione riservata.
Lascia un commento
Da impiegato nel settore trasporti sono d'accordo sul limite delle ore. Anzi! personalmente sarei più severo e tutto a favore dei trasportatori stessi, altrimenti costretti a cavalcate lunghissime e con prevedibili conseguenze. Qualcuno continua a farlo? Senz'altro, ma se viene beccato è giusto toglierli dei punti (in questo caso non sono d'accordo sulle assicurazioni che proteggono in parte gli autisti e padroncini da simili eventualità). Era, comunque, vietato anche prima guidare oltre un certo numero di ore; forse i punti hanno fatto sì che aumentassero i controlli? Il problema è altro! Non i punti o il limite delle ore. Il… Leggi il resto »