SAN BENDETTO DEL TRONTO – «Da molto tempo a questa parte si assiste ad un imbrattamento selvaggio dei muri della città, che danno un’aria di degrado alla vecchia zona di San Benedetto». Queste le parole del sindaco Giovanni Gaspari che attacca tutti coloro che sporcano e sbeffeggiano la città con le loro scritte che tappezzano le mura delle abitazioni della zona centrale.
«Non è possibile spendere milioni di euro per ripulire la città e trovarcela continuamente imbrattata – continua il sindaco – non sto parlando dei writers, poiché abbiamo messo a disposizione degli spazi appositamente per loro. Sto parlando di quelle persone che provano “gusto” nello sporcare. Come nel caso dei monumenti del molo o il Torrione in Piazza Sacconi. Siccome “militarizzare” la cittadina o creare azioni severe non fa parte della mia cultura politica, faccio un appello al senso civico dei cittadini: tutti dobbiamo avere cura della città. Anche perché possono accadere episodi pericolosi: addirittura ci sono state delle persone che hanno imbrattato il sottopassaggio di via Fiscaletti mentre passavano delle auto. Iniziamo, dunque, a scindere il vandalismo dalla forma d’arte. Se i writers chiedono spazi appositamente dedicati per i loro disegni, noi li metteremo a disposizione. Ma per i vandali ci deve essere una vigilanza continua di tutti».
Lascia un commento
Dal vostro giornale on-line credo di aver suggerito già una volta al sindaco di fare visita agli studenti di tutte le scuole di San Benedetto del Tronto.
Potrebbe raccontare il suo lavoro, le sue difficoltà, e spiegare perché il senso civico è un dovere di tutti. Potrebbe dire a quante migliaia di euro ammontano i danni procurati dai vandali, e che soprattutto, quei danni siamo noi stessi a doverli pagare.
Sarebbe una bella lezione di educazione civica, visto che a scuola non la insegna nessuno.
Non male come idea