SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Abbiamo assoluto bisogno dei tre punti: dovremo aggredire la Sangiovannese. Stiamo già lavorando per impostare una partita di attacco».
Enrico Piccioni vuole dimenticare in fretta l’importante pareggio di Ancona. L’allenatore della Samb è già proiettato alla sfida di domenica prossima. Una partita da vincere: perché è uno scontro diretto e perché la classifica è ancora quella che è.
«Non abbiamo fatto niente – rafforza il concetto il tecnico sambenedettese – e oggi, alla ripresa, l’ho fatto presente ai ragazzi: se domenica non vinciamo il risultato di Ancona assumerebbe tutto un altro aspetto».
Torniamo al derby: dopo un primo tempo sotto tono si è rivista una Samb gagliarda.
«Non sono d’accordo. Ho rivisto la registrazione della partita e credo che il nostro inizio non sia stato negativo: siamo partiti meglio delle ultime partite, si vedeva che volevamo fare la partita. Per un quarto d’ora circa ci siamo riusciti, poi è venuta fuori l’Ancona. Dopodiché abbiamo ripreso in mano il pallino del gioco. Il gol lo abbiamo subìto nel momento migliore. Abbiamo avuto almeno tre o quattro situazioni che, se sfruttate meglio, ci avrebbero consentito di sbloccare il risultato per primi».
L’impressione, almeno nei 45′ iniziali è che la Samb avesse impostato la partita per il pareggio. Sul campo si è vista un’Ancona tutt’altro che trascendentale. E se avessimo osato di più?
«Non si parte mai per pareggiare le partite. Dico invece che non abbiamo affrontato l’avversario con presunzione, come è capitato a qualche squadra, che poi però è tornata a casa con tre gol sul groppone. Abbiamo giocato secondo le nostre possibilità. I giocatori che avevo erano quelli. Forse se avessi potuto utilizzare gli esterni Cia e Soddimo avremmo giocato in modo differente. Nel primo tempo comunque abbiamo cercato di contenerli, sapendo che nella ripresa sarebbero calati. Almeno dalle relazioni che mi erano arrivate per loro questa è una costante».
Dopo l’espulsione di Galeotti è stata un’altra Samb. Serve sempre la “scossa”, un episodio sfavorevole a questa squadra?
«Credo che sia casuale il fatto che dopo il rosso ad Andrea si sia giocato meglio. Anche prima c’era la voglia di vincere. Poi è chiaro che, magari inconsciamente, quando sei con un uomo in meno scatta una molla psicologica per cui sei portato a dare qualcosa in più. Sono contento anche perché abbiamo dimostrato di esserci dal punto di vista fisico, reggendo fino alla fine».
Veniamo alle note positive: lei è ancora imbattuto e la squadra fa punti (5) da tre giornate.
«La continuità è il nostro obiettivo principale. Ci stiamo riuscendo. La squadra sta crescendo dal punto di vista della personalità e del carattere, ma non ci dobbiamo fermare. Anzi, dobbiamo accelerare, perché di posizioni da scalare in classifica ce ne sono molte».
Diceva: contro la Sangiovannese serve una partita d’attacco. Non dovessero arrivare i 3 punti il rischio di sprofondare di nuovo nello sconforto è serio.
«Ritengo che la Samb non ricadrà più nella depressione. Domenica sappiamo di dover vincere a tutti i costi. Per farlo occorrerà sfruttare di più e meglio le fasce. Dovremo insomma giocare in un altro modo. Abbiamo un giocatore molto forte di testa come Curiale: se ben servito può fare male sulle palle alte».