SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Quante belle parole sulla vicenda Ballarin. Parole spese forse inopportunamente sulla sostanza, più che sulla forma. Perché la sostanza, difatti, non c’è: il Comune riscatterà dal Demanio l’area per 800 mila euro (lo si sapeva da tempo), e quindi, sotto varie forme, si è “imparolato” con la Fondazione Carisap per regalarlo in cambio, per ora, di una non meglio specificata «sala polivalente».
Spieghiamoci meglio: Vincenzo Marini Marini, presidente della Fondazione, è persona troppo seria, e delle sue parole non è saggio non fidarsi. Ma in questo caso c’è poco da fidarsi, perché non c’è (per ora) un progetto sul quale discutere.
Però il ticket Gaspari-Marini Marini sulla vicenda del glorioso stadio rossoblu è sintomatico del modo ondeggiante con cui questa città viene disegnata e tagliuzzata senza una visione programmatica, senza una reale consultazione con i cittadini ma addirittura, in questo come in altri casi, senza una consultazione politica con gli stessi alleati di governo.
Torneremo dettagliatamente sulla vicenda e su altri casi analoghi nel prossimo numero del nostro settimanale Riviera Oggi.
Purtroppo, a nostro parere, Gaspari non doveva rispondere con una verniciata democratica alle parole di Daniele Primavera di Rifondazione Comunista: se il sindaco ritiene che l’accordo con la Fondazione sia il migliore per San Benedetto, vada avanti. Ma non dichiari che «nessun progetto definitivo è stato approvato, e che si provvederà a svolgere degli incontri con i cittadini». Nessun dietrofront è adesso possibile per Gaspari, e lui lo sa bene, perché partecipando a quella conferenza stampa (che era meglio non svolgere in quel modo) ha messo la sua faccia; e lo sanno bene i non meno smaliziati consiglieri comunali e cittadini. Quindi, per Gaspari, sarebbe stato meglio essere “decisionista” fino in fondo, evitando le solite e stucchevoli dichiarazioni di “democrazia partecipata”.
Se Gaspari ha deciso di affidarsi alla Fondazione Carisap, spieghi, piuttosto, perché lo ritiene il soggetto migliore; spieghi se si faranno varianti al Piano regolatore; spieghi se secondo lui è stato prematuro affidarsi ad un soggetto che, al momento, non ha ancora presentato alcun progetto.
Occorre capire in che modo le idee nascono e poi vengono scelte, perché San Benedetto non può essere una città a formato variabile.
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Per qualche sambenedettese L'IMPORTANTE E' CHE NON SI FACCIA NULLA. Costoro sono la causa della decadenza della nostra città, ex in tutto, destinata a ridiventare PAESE. NON RIMANE ALTRO CHE IL ROMANTICISMO …. RIPENSARE AI RUGGENTI ANNI 60 E 70 …. QUANDO C'ERA SOLO LA VOGLIA DI FARE!!!! La rassegnazione ci assale, ci facciamo sopraffare???? FORSE…..
Anche stavolta la strategia del sindaco sembra essere la stessa. Per interderci quella già usata per i parcheggi blu.
1. Si lancia la notizia sul giornale.
2. Si attendono le critiche di alleati, opposizione e cittadini,
3. Ci si dichiara disposti al dialogo e disposti a rivedere le posizioni prese.
4. Si avviano culsultazioni.
5. Si realizza in effetti l'obiettivo perseguito, senza cambiarlo di una virgola.
Caro SBT capoluogo,
condivido il tuo sfogo sulla volontà di immobilismo e di retorica che c'è a San Benedetto su molte cose. Vorrei precisare ancora che con il mio articolo non critico le proposte della Fondazione Carisap né, oltretutto, le idee di Gaspari sull'area Ballarin. Critico un metodo amministrativo. Certe cose non si annunciano in conferenza stampa, specie se ancora manca un progetto preliminare.
Saluti
Secondo me non è vero che a sbt c'è un totale immobilismo da parte delle persone, anzi a mio parere, il vero immobilismo lo fa la politica con queste opere: Mi spiego meglio facendo alcuni esempi: il ballarin è un tappo fra sbt e grottammare, però intanto tra sbt e grottammare non c'è la pista cilcabile. si fanno tante opere che però lasciano IMMOBILI i problemi della città ( vedi le varie riqualificazioni di corsi e viali, di dubbia qualità in alcuni casi, ma la viabilità rimane sempre la stessa!). Comunque sia, il progetto ancora non è chiaro, magari è… Leggi il resto »
Vorrei anche precisare ulteriormente la posizione mia e di Rifondazione. Non siamo affatto contro un progetto che ancora non c'è (CI MANCHEREBBE!) o contro l'idea che la Fondazione possa investire su S. Benedetto, anzi, si tratta anche per noi di una grande occasione. Siamo però convinti che le cose vadano fatte per bene, con i giusti tempi, i giusti finanziamenti, i giusti percorsi, i giusti progetti e le giuste modalità tecniche. Abbiamo visto cosa ha portato lo "slancio" di una spesa analoga fatta con i soldi pubblici (vedi PalaCongressi). Se si fosse fatto un progetto meno ambizioso e più realistico… Leggi il resto »
Caro Daniele,
personalmente sottoscrivo in maniera integrale ogni tua parola. Il Palacongressi, in origine, è costato 15 miliardi, più altri 2 per la messa a norma. E credo altri 15 sarebbero serviti per il completamento.
I 5 o 10 milioni di euro che la Carisap vuole investire sono pochi? Non è dato capirlo, prima di aver visto il progetto. Per questo, ribadisco, la conferenza stampa congiunta mi è sembrata un'apertura di credito troppo prematura. Ma adesso fare dietrofront credo sia impossibile.
Saluti
Al di là del problema di prendere finalmente una decisione sulla destinazione dell'area ed eseguirne i lavori penso che sia una procedura inusuale per un comune la donazione di un'area strategica a privati. Se poi veramente non è ancora stato presentato un effettivo progetto attuativo da parte della Fondazione Carisap penso che la decisione sia invece del tutto inopportuna infatti tali decisioni debbono essere necessariamente condivise con le altre forze politiche e perchè no con la cittadinanza- peraltro un tale modo di agire, ancorchè motivato -forse per velocizzare le decisioni???- lascia spazio ad una ridda di ipotesi e sospetti che… Leggi il resto »
A San Benedetto e' defunta la liberta' del confronto e del diritto di esercitare le funzioni di cittadino padrone della propria citta'. CHIEDI, E TI SARA' DATO, questo e' l'abberrante messaggio dotato di notevole dipendenza psico-economica. Soprattutto, chiedi a me che comando. Di solito i partiti ma soprattutto chi a vissuto una libera scuola di partito dovrebbe poi professare la trasparenza del e nel metodo di gestione, e non professare matrimoni dai quali poi e' impossibile divorziare anche perche', di cittadini liberi ancora ne esistono tanti. Ve la invio perche' mi piace….da uno stralcio….: Sulla libertà Kahlil Gibran E un… Leggi il resto »