SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Rifondazione Comunista è preoccupata per il futuro dell’area del vecchio stadio di calcio “Fratelli Ballarin” che, secondo l’intento del sindaco Giovanni Gaspari (dopo l’acquisizione della zona demaniale) verrebbe “donata” alla Fondazione Carisap per la realizzazione di una grande opera architettonica. «La “faccenda” della donazione l’abbiamo appresa tramite i giornali – ci spiega il consigliere di Rifondazione, Daniele Primavera – Fino adesso non c’è stato nessun atto ufficiale da parte di questa amministrazione. Noi crediamo nell’importanza di un investimento nel nostro territorio da parte della Carisap, ma siamo in disaccordo sul meccanismo di donazione modale, dove un ente pubblico dona qualcosa ad un privato».
«Semmai dovrebbe essere il contrario – affermano gli esponenti di Rifondazione – Per legge il donatario è tenuto all’adempimento dei suoi oneri entro i limiti del valore dell’immobile donato. La Carisap sarebbe vincolata e non potrebbe spendere, per i lavori, una cifra superiore al valore della zona. Ma nonostante questo, il Comune non avrebbe più la possibilità in futuro di decidere se effettuare un ulteriore intervento in quest’area. Sarebbe meglio delineare i vincoli di questa donazione, coinvolgendo nel dibattito anche gli alleati, discutendo con la maggioranza prima di arrivare ad una decisione».
LA REPLICA DEL SINDACO Non si fa attendere la replica di Giovanni Gaspari, che approfitta della discussione sulla variazione di bilancio, prevista nel Consiglio Comunale del 30 novembre, per cercare di arginare i dubbi mossi nei riguardi della “donazione” dai consiglieri della sua maggioranza. In particolar modo Lina Lazzari (Ds) così come Antonio Felicetti (Lista Martinelli) dall’opposizione sono dubbiosi sulla realizzazione di un’opera “faraonica” nella zona: «Si potrebbe creare un’area che rivaluti la nostra memoria storica, con l’introduzione di un’opera di Pericle Fazzini». Il sindaco sembra fare un passo indietro rispetto le dichiarazioni dei giorni scorsi: «La Fondazione Carisap ha fatto solamente una proposta e, logicamente, l’amministrazione porrà delle condizioni alla donazione. Se il progetto soddisferà le due parti, in base al “contratto modale” noi daremo corso ai lavori. Per adesso c’è stata una manifestazione di volontà da parte della Fondazione».
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Il Sindaco fa finta di non capire . Il Consigliere Primavera pone la questione dal punto di vista dei ruoli e dalla parte di chi decide . Se chi mette i soldi determina anche l'indirizzo il cartello non coincide . Se il Sindaco anticipa , se pur ipotetica ..ma non tanto , il destino del dopo Ballarin , crea imbarazzo in maggioranza . In questa maniera vengono surclassati i comitati limitrofi ed il consiglio . Meglio conservare dei sani principi piuttosto che barattarli per un pugno di dollari….ovrait !!
L'avevo scritto giorni fa quando venne fuori la notizia:
in italia si fà i capitalisti coi soldi pubblici!
Comprare l'area per regalarla alla Carisap è il colmo ma ormai non ci si stupisce di niente…
Sarebbe utile un elenco di proposte da mostrare ai consiglieri e magari pure a noi cittadini, visto quanto teniamo al vecchio Ballarin.
se finalmente c'è un idea di come mettere mano a qualcosa di fatiscente e vergognoso per chi entra a San Benedetto non vedo che male vi sia. Il progetto va valutato ma in linea di principio non c'è nulla di male all'interessamento della Fondazione Carisap!
Oppure come sempre meglio non prendere decisioni e far parlare mille voci, così non si farà nulla e aspetteremo la caduta delle lamiere arruginite!
bravi!
Ricordo come tuonò l'opposizione di centrosinistra ai project financing dell'allora amministrazione di centrodestra. "Regalare per trent'anni delle importanti strutture sambenedettesi ai privati? Giammai!" Così si esprimeva l'opposizione di allora, oggi maggioranza.
E oggi invece loro si comportano nello stesso modo. Solo che il project financing è uno strumento regolato e già sperimentato altrove. La donazione modale invece appare come una trovata estemporanea che lascia adito a non pochi dubbi. Soprattutto se pensiamo a cosa verrà realizzato nell'area dell'ex Ballarin, ovvero tutto e niente. O meglio, se qualcuno lo sa non ce lo ha detto.
Ognuno ha a cuore il metodo che piu' ritiene opportuno . Magari a qualcuno piace caldo o meglio chi comanda detta legge . L'importante e' mettere da parte per il prossimo futuro : non si mai che questa Amministrazione chiuda i battenti prima del dovuto poi dovranno stare zitti per i prossimi 100 anni . Qualche Consigliere di maggioranza ex masaniello sicuramente e' stato colpito da amnesia politica patologica tanto da rinunciare a qualsiasi ruolo . Nessuno mette in dubbio che la zona ballarin debba essere valorizzata ma accettare questo metodo dall'alto significa anche giustificare qualsiasi altro atto d'imperio .… Leggi il resto »