SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La denuncia dell’Organizzazione Mondiale della Sanità riguardante l’insufficiente uso in Italia di “oppioidi”, i cosiddetti farmaci “simil” morfina utilizzati nella terapia per la cura del dolore (anche cronico) degli ammalati, scuote le coscienze delle nostre Zone Territoriali e muove l’interesse del Collegio Provinciale dell’Ipasvi (Infermieri Professionali Assistenti Sanitari Vigilatrici d’Infanzia) nella creazione di una politica di intervento che si occupi interamente della tutela del malato.
Il Collegio Provinciale Ipasvi, dunque, ha stipulato un protocollo di intesa in collaborazione con i rappresentanti di Cittadinanzattiva, del Tribunale dei Diritti del Malato di Ascoli Piceno, Fermo e San Benedetto e i rappresentanti della società dei Medici di Medicina Generale per cercare di creare e promuovere un miglioramento nelle attività di assistenza del malato, fornendo agli operatori degli strumenti utili per migliorare la gestione del paziente affetto da dolore dovuto a patologie.
Un timido passo per cercare di discutere sugli interventi specifici che dovrebbero essere attuati nella nostra zona per riuscire a costruire una vera a propria “terapia per la cura del dolore”, verrà fatto sabato 1° dicembre, in un convegno che si svolgerà nel teatro della chiesa di San Filippo Neri (dalle 8 alle 14) e che avrà come tema: “La presa in carico della persona con dolore cronico”. L’obiettivo del convegno sarà quello di sensibilizzare gli operatori del settore sanitario sul tema della “cura” delle sofferenze fisiche, migliorandone le conoscenze, la comprensione e il trattamento.
«Iniziative di formazione del personale per la cosiddetta “terapia del dolore” e assistenza continua al malato, esistono solo nella zona del fermano – ha affermato Patrizia Ciccanti, presidente del Collegio Ipasvi di Ascoli e Fermo – Tutte le iniziative fatte dalla struttura ospedaliera di Ascoli sono decadute per mancanza di risorse mentre a San Benedetto non c’è un’esperienza istituzionalizzata». Nel convegno di sabato si parlerà anche del dolore “cronico”, dei metodi per combatterlo e controllarlo attraverso un trattamento riabilitativo che non si riferisca esclusivamente alla sola cura medica.
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