SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Comune ha acquisito per 790 mila euro dall’Agenzia del Demanio l’area del vecchio stadio di calcio “Fratelli Ballarin”; la donerà alla Fondazione Carisap, che si è impegnata formalmente a realizzarci una grande opera architettonica da destinare a uso pubblico affidandosi a un grandissimo nome dell’architettura mondiale.
Il costo dell’opera? Compreso fra i cinque e i dieci milioni di euro. Ma l’idea progettuale dovrebbe essere ben definita solo entro la prossima primavera.
Per il sindaco Giovanni Gaspari si tratterà di un progetto capace di far sognare un intero territorio. Spiega il presidente della Fondazione Vincenzo Marini Marini: «Abbiamo creduto in questo investimento a lungo termine perché riteniamo che darà una cifra stilistica nuova al sud delle Marche. Quello che costruiremo identificherà socialmente ed economicamente un’intera comunità, come è successo per la famosa “Vela” di Dubai. La Fondazione non ne uscirà impoverita, perché finanzieremo l’operazione con un mutuo trentennale agevolato con la Carisap, mentre un’intera comunità riceverà un grande valore aggiunto culturale ed economico».
Il passaggio del terreno dal Comune alla Fondazione Carisap avverrà tramite una donazione modale, il che significa che uno dei due contraenti potrà recedere dall’accordo qualora l’altro non rispettasse la volontà stabilita oggi.
ADDIO BALLARIN Il vecchio stadio non esisterà più così come lo vediamo oggi. Per molti è un bene, per altri non lo è. Risponde Marini Marini: «Le esigenze collettive non possono essere condivise all’unanimità. Ma è successo nella storia che scelte impopolari per qualcuno abbiano poi dato vita a dei capolavori. Piazza del Popolo ad Ascoli è nata così, anche se alcuni proprietari di case non volevano uniformare le facciate delle abitazioni come richiesto loro dal Comune».
La progettazione, sottolineano Fondazione e Comune, dovrà tenere conto dei vincoli urbanistici (verde sportivo), terrà conto dell’aspetto infrastrutturale (collegamenti con l’area portuale e con l’interno), dei vincoli storici, culturali e ambientali di San Benedetto e Grottammare.
RIVOLUZIONE COPERNICANA L’iniziativa fra Fondazione Carisap e Comune, secondo Marini Marini, è un esempio quasi “di scuola”, perché finora è stato più unico che raro che un ente pubblico doni un’area a una Fondazione. E’ stata definita come una rivoluzione copernicana nei rapporti fra Stato, mercato e terzo settore.
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"Sala polivalente"? Non un doppione dell'ancora incompiuto Palacongressi, spero vivamente!
Peccato per il Ballarin, ci mancherà…
epocale, dubai,le vele,donazione modale, fondazione,
grande opera architettonica, uso pubblico, cinque o
dieci milioni, trentennale, cifra stilistica, sud
marche, mutuo, rivoluzione copernicana etc etc……
per me invece sono nuovi mutui=interessi
nuovo cemento=poco verde
fondazioni bancarie=potere del denaro malamente lucrato
il resto uguale a chiacchiere
per l'architetto preferirei tra questi : hadid, gehry,
koolhas, nouvel, herzog&de neuron, van berkel, moneo.
mateo, siza, souto de mora, libeskind, piano, fuksas,
tagliabue, kubota, ando, botta, coop himmelblau, tschumi,
MVRdV, forster, rogers, de portzamparc,chipperfield,
niemeyer, mendes da rocha, klotz, legorreta, morphois,
zucchi, cucinella, adjave…..farnush
marini marini uguale a mandy mandy o no!?!
Sono d'accordo che così com'è il "Ballarin" non può più restare ma perchè il comune dovrebbe spendere 800 mila euro per poi donare il tutto ad una fondazione?
E' mai possibile che in Italia si faccia i capitalisti sempre coi soldi pubblici?
Mi pare un progetto ancora ad uno stadio fortemente embrionale, dato che non c'è un'idea progettuale esplicita. Personalmente nutro qualche dubbio (da approfondire) sulla donazione modale, che è per l'appunto una donazione a tutti gli effetti, immediatamente operativa. Preferirei di gran lunga una concessione temporanea, sul modello dei project. Tra l'altro non ricordo esempi locali di applicazione di un simile accordo (ma posso sbagliare).
Vale inoltre il dubbio esposto da Basilare: magari prima vediamo bene "di che morte deve morire" il palacongressi, poi ragioneremo sui bisogni della città. Comunque, ne riparleremo…
"Opera architettonica destinata a uso pubblico". Ma cosa vuol dire? Perché non si ha il coraggio di dire cosa veramente verrà realizzato nell'area dello stadio Ballarin?
Detto così si presta solo il fianco a illazioni.
Non è che diventerà la sede dell'ennesima parasocietà/ente partecipata/statale a capitale privatopubblico e comunque di assoluta inutilità?
Non vi sembra il caso di affidare l'incarico di progettazione con un bel Concorso?
Finalmente qualcosa di nuovo ed interessante per il nostro territorio! Meno male che qualcuno interviene per costruire e realizzare qualcosa in grado di "elevare" il livello culturale e sociale della nostra città. Mi pongo una domanda: è possibile che, di fronte a qualcosa di nuovo e forse innovativo, si è subito pronti a rispondere con pregiudizi, o ricette alla "Suor Germana", senza conoscere bene nel dettaglio le caratteristiche dell'intervento e gli interlocutori? Forse è meglio iniziare a costruire una infrastruttura per contribuire alla "costruzione" di una nuova e vincente cultura territoriale!
Ma questo Marini Marini è sambenedettese???
L'ha votato qualcuno per arrogarsi di dire che "..le esigenze collettive non possono essere condivise all'unanimità.." soprattutto quando si parla del Ballarin mi fa rabbrividere…
A me queste grandi opere (che poi diventano grandi incompiute) dove c'è commistione di politica, banche e palazzinari mi fanno tremare. La scelta sull'uso del Ballarin è di competenza dei sambenedettesi…Meglio un referendum cittadino piuttosto qualcuno che vuole imporci un'opera faraonica (quanto cemento ancora!!!) !Le pacchianate lasciamole a quei ricchi petrolieri di Dubai.
Per masellotta: apparte che qui nessuno ha espresso pregiudizi… è ovvio che quando si va ad intervenire su zone che hanno formato l' identità di un territorio ci debba essere molta attenzione da parte dei cittadini visto che gli ultimi vari interventi sulla città in alcuni casi si sono rivelati delle " pacchianate " ( bravo sudentrino!) e non sto qui a ripeterne gli esempi che ho già fatto e rifatto sempre su questo sito. Se per " nuovo" intendiamo semplicemnte "cambiamento" .. allora non vuol dire che necessariamente ci sarà un innalzamento "culturale" ….. anzi con uno sfortunato esempio… Leggi il resto »
In questa faccenda sento puzza di bruciato o meglio di eurodollari per i soliti furbastri . Alla faccia di noi fessi che abbiamo creduto a tutte le fesserie che ci hanno raccontato per poter giustificare la demolizione del Ballarin. "Svegliamoci"gridava un simpatico tifoso della samb in quello stadio. "Svegliamoci"che ancora la frittata non è ancora stata fatta!!! Ricordo un caso simile nel lontano 1992,l'amministrazione di allora come oggi riusci a far credere al popolino credulone che la piscina comunale era fatiscente quindi da demolire e da costruirne una nuova.Tanto è vero che fu chiusa per accreditare questa tesi.Ve la ricordate… Leggi il resto »
Il Ballarin dal tifo rossoblu e' passato al tifo rossonero . Pensate !! a decidere non sara' la comunita' locale ma bensi' una banca . Il sospetto e' che sono pochi (riconducibili su una mano ) i consiglieri che avranno la forza di potersi opporre ad un progetto stabilito dall'alto . E PENSARE CHE PRIMA DELLE ELEZIONI COMUNALI NESSUNO SAPEVA : 1)DEL IL DESTINO DEL BALLARIN 2)DEGLI "SPOSTAMENTI" DIRIGENZIALI 3)DELLE ASSUNZIONI DA ZERO AD APICALI DI MASSIMA FIDUCIA 4)DA UN PIANO DI SPIAGGIA TUTTO "DA INVENTARE" 5)DI UNO XILO FOR EVER 6)DI UNA ZAZIO PAST BELLAGAMBA 7)DI UN CALABRESI PIENO… Leggi il resto »
Condivido quanto sostenuto da Ventura e Garrone il rischio di fare "pacchianate" è sempre all'orizzonte, in una città che fondamentalmente ha questo problema: NON VUOLE BENE A SE STESSA… la ristrutturazione del Ballarn per farci un campo "serio" non è mica una bestemmia, anzi… e poi basta con la storia del "tappo" fra San Benedetto e Grottammare, ma che significa? si vuole un lungomare unico? e fatelo lungo il mare, appunto, prolungate quelle benedette piste ciclabili e si avrà il lungomare unico… e poi una curiosità: come faranno gli architetti chiamati dalla Fondazione a conciliare le linee stilistiche di ciò… Leggi il resto »
Domanda: ma poco tempo fa non era stato detto che il ballarin avrebbe dovuto ospitare un centro sportivo? e' già stata cambiata idea?
prendendo atto dei pareri emersi sulla questione relativa all'utilizzo dell'Ex Stadio Ballarin, una bella proposta potrebbe essere quella di farci un campo di grano da coltivare! Con il ricavato della vendita del grano si può promuovere una consultazione referendaria popolare per poi decidere, non prima di 30 anni, "come utilizzare l'area"!