SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sul “caso Emili” portato avanti dal consigliere di An Giorgio De Vecchis si inserisce anche il partito Repubblicano, tramite il capogruppo in Consiglio comunale Antonio Felicetti.
«Loredana Emili è una cittadina che ha inteso impegnarsi in politica e al momento della sua elezione a consigliere comunale ha scelto di rinunciare all’incarico di consigliere per assumere quello di assessore alla Sanità. Con ciò si è fatta carico di un ruolo deliberativo ed esecutivo in un settore dove è impegnata non solo come dipendente , ma anche con incarichi di programmazione (fa parte di un gruppo tecnico di consulenza per l’integrazione in Area Vasta degli ospedali di Ascoli e San Benedetto, in cui non riveste ruoli decisionali, ndr)».
Per Felicetti, mancando di totale libertà, la Emili dovrebbe però «scegliere dei compromessi, venendo meno al mandato conferitogli dalla città di rappresentare istanze forti di miglioramento delle prestazioni e dell’organizzazione del sistema principale dove opera, che è l’Asur».
«Di fronte ad un inciucio tra competenze, poteri evidenti ed altri non altrettanto evidenziabili – continua l’esponente dell’opposizione – il Consiglio comunale fa bene a porre il problema sull’opportunità del mantenimento della delega alla Sanità da parte della dottoressa Emili».