SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Una volta, quando si manifestavano elargizioni fuori dal comune, si diceva “l’ospedale riveste la chiesa”. La notizia che sto per comunicarvi incarna perfettamente il detto: la chiesa ha rivestito la provincia o, meglio ancora, contribuito a rinnovare e ampliare il liceo scientifico “Rosetti”. Di seguito il testo integrale della comunicazione pervenuta dalla Provincia.

La Diocesi si aggiudica all’asta l’ex caserma di via Pizzi
Con un’offerta di 2.600.100 euro, la Diocesi di S. Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto si è aggiudicata la gara indetta dall’Amministrazione provinciale per la vendita dell’ex caserma di Carabinieri di via Pizzi a San Benedetto che attualmente ospita il Centro locale per la formazione e il Circondario provinciale. L’offerta della Diocesi è stata l’unica presentata entro il termine previsto di martedì 23 novembre.
Come noto, la Provincia utilizzerà questi soldi per realizzare l’ampliamento del liceo scientifico “Rosetti” di San Benedetto che ha assoluto bisogno di nuovi spazi per accogliere una popolazione scolastica crescita negli ultimi anni, tanto che attualmente alcune classi sono provvisoriamente ospitate nell’Istituto tecnico commerciale “Capriotti”.
«Siamo molto soddisfatti per l’esito dell’asta – commenta l’assessore al Patrimonio e all’Edilizia scolastica Ubaldo Maroni – non era facile infatti alienare un bene che, pur collocato nel pieno centro di San Benedetto, rimarrà nella disponibilità della Provincia fino a quando non verrà realizzato a Porto d’Ascoli il palazzo del lavoro dove troveranno posto i servizi oggi sistemati nell’edificio di via Pizzi. Ora abbiamo la conferma di poter disporre della somma necessaria per i lavori di ampliamento del liceo. Nel frattempo, comunque, è proseguito l’iter di approvazione del progetto: gli elaborati predisposti dai nostri tecnici sono quasi pronti e nelle prossime settimane si potrà dare il via all’appalto che avrà una durata di 18 mesi. Pensiamo dunque che entro la primavera 2009 potremo riconsegnare le nuove aule alla dirigente, al personale docente e non docente, ma soprattutto ai ragazzi».

Da credente praticante non mi allarmo più di tanto anche se mi fa un po’ senso pensare a 5 miliardi delle vecchie lire uscite da casse religiose. Sicuramente la nuova sede sarà utilizzata a beneficio dei bisognosi e, mi auguro anche, alla pratica dell’evangelizzazione che è il primo dovere di ogni sacerdote e della religione cristiana in particolare. Su questo saremo molto vigili. Non vorrei, giusto per fare qualche esempio, che diventasse un investimento tipo collegio o pensione, in grado di produrre denaro e basta.