SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Devo riconoscere che negli ultimi vent’anni le varie amministrazioni che si sono susseguite alla guida di San Benedetto, hanno dato un concreto contributo all’abbellimento della città. Il nuovo centro, il lungomare,viale De Gasperi sono davanti agli occhi di tutti». Chi parla è il presidente degli albergatori sambenedettesi, Pericle Guidotti.
Ci viene spontanea una nostra considerazione: ma se le cose stanno così le otto domande di dismissione presentate in Comune da alcuni albergatori contro le due richieste di licenza per la costruzione di nuovi alberghi, che significato hanno? Pronta la risposta di Guidotti:
«Certe richieste nascono perché manca un progetto innovativo che ci faccia tornare a sognare. Al di là di una città più bella manca quello spirito di iniziativa che tanti anni fa ci fecero diventare una delle località turistiche più conosciute d’Italia»
Ne ha parlato in Comune di questa sua amarezza?
«Il mio entusiasmo è dovuto a questo: la giunta Gaspari ha messo su un ufficio progettazione, composto dall’architetto Zazio, dal geometra Forlini e dall’ingegner Ciarrocchi, che sta vagliando una proposta molto interessante per recuperare le circa 2500 camere perse negli ultimi anni»
Il presidente non ci ha fornito ulteriori spiegazioni ma pare che ci sia la volontà politica di aumentare del 20% la volumetria dei vari alberghi per la realizzazione di camere di giusta misura ma dotate di tutti i comfort. Con l’impegno di adibirle ad uso turistico per almeno vent’anni.
Serve recuperare 2500 camere senza pensare ad iniziative concrete in grado di rilanciarci in campo nazionale ed internazionale?
«Certamente no. Per questo motivo l’ufficio dell’architetto Zazio, sta realizzando un piano particolareggiato del quale ti anticipo qualcosa e riguarda uno dei tuoi Disappunti quotidiani nei quali definivi San Benedetto la città degli ex. Proprio due ex strutture potrebbero diventare poli di attrazione turistica. Estiva e non. L’ex Gil, per esempio, da sede attualmente dell’Università di Camerino, potrebbe diventare un centro di bellezza e di benessere, che va tanto di moda in questi tempi (un imprenditore avrebbe già contattato il sindaco per contribuire alla gestione, realizzazione e manutenzione ndd)»
Nient’altro?
«L’ex camping potrebbe diventare un centro di talassoterapia; in riva al mare potrebbero sorgere moderne piscine mentre la Sentina sarebbe, secondo il piano particolareggiato, la sede ideale per una nuova darsena turistica per imbarcazione di grandi dimensioni»
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Ci sarà mai qualcuno che accetterà definitivamente che la Sentina è una Riserva Naturale? Ma perchè tutti continuano a fare progetti? Dobbiamo aspettarci un colpo di coda di questa amministrazione? Proprio questa che ha ereditato l'onere e l'onore di far "partire" la Riserva?
A San Benedetto del Tronto dovrebbero spendere soldi per rinnovare gli alberghi che dagli anni '70 sono rimasti tali, offrire servizi es. far visitare ai turisti anche l'entroterra. Ovvero fare investimenti sulla propria attività come qualsiasi imprenditore invece si pretendere sempre che il Comune (cioè i cittadini) spenda soldi che tanto poi incassano solo loro. Se vogliono un centro benessre buttassero giù qualche albergo fatiscente (c'è l'imbarazzo della scelta) e lo facessero, ma non rubateci la CULTURA e la SENTINA per favore, quest'ultima tra l'altro oltre ad essere una RISERVA NATURALE (studiate albergatori ed imparate cosa significa) fa parte del… Leggi il resto »
Ringrazio Circo e Stefano per aver rotto questo imbarazzante silenzio sul continuo tentativo di convertire anche gli ultimi riferimenti culturali in macchine da soldi a scadenza. Dico a scadenza perchè la situazione strutturale degli alberghi sambenedettesi la dice lunga sugli investimenti fatti negli ultimi anni dai loro proprietari. Tieniamo duro sulla Sentina!!!
"…………la Sentina sarebbe la sede ideale per una nuova darsena turistica per imbarcazione di grandi dimensioni……." IL SIGNOR GUIDOTTI NON HA TENUTO CONTO DI UN PICCOLISSIMO PARTICOLARE: in quella zona esiste dal 2004 una Riserva Naturale Regionale e il tratto di mare antistante sarà quello con restrizioni maggiori nel futuro PARCO MARINO PICENO!! Sarebbe come far entrare un elefante in un negozio di cristalleria.