MARTINSICURO – Tutto pronto, o quasi, presso la Torre Carlo V di Martinsicuro per l’apertura del nuovo museo archeologico, che la Sovrintendenza dei Beni Culturali dell’Abruzzo e l’Amministrazione comunale di Martinsicuro sperano di poter inaugurare entro la prossima stagione estiva. Lo stato di avanzamento dei lavori è stato presentato da Andrea Staffa, Ispettore della Sovrintendenza Archeologica per i Beni Culturali di Chieti e dagli architetti Marcello Nardi e Francesco Tempestini che, insieme all’ing. Ferrosi, hanno seguito le varie fasi di ristrutturazione della Torre seicentesca e dell’attigua casa doganale.

«Attualmente mancano solo 30 mila euro per l’acquisto dei complementi d’arredo e per la realizzazione dei pannelli esplicativi – ha dichiarato Staffa -. Una volta trovata la somma necessaria, anche attraverso sponsorizzazioni di privati, potremo procedere con la collocazione del materiale archeologico all’interno delle teche già predisposte nelle sale». I reperti che verranno ospitati nel museo provengono quasi esclusivamente dai siti truentini di Castrum Truentum e Colle di Marzio.

Attualmente il materiale rinvenuto nel corso delle campagne di scavo tenutesi dal 1991 al 1996 presso il sito di Castrum Truentum – insediamento abitato risalente al periodo romano – sono custoditi presso il Museo di Grecchio (CH). Un patrimonio culturale di immenso valore che per più di un decennio si trova in deposito in una camera di sicurezza, senza mai essere stato esposti al pubblico. I reperti di Colle di Marzio, dove dal 2003 al 2005 attraverso gli scavi è stato rinvenuto un sito protostorico della tarda età del bronzo, sono invece tenuti in apposite cassette all’interno del laboratorio allestito nella torre Carlo V, in attesa di essere catalogati dal personale specializzato prima di essere disposti nelle teche espositive.

Nel laboratorio della Torre è stato posizionato attualmente in via provvisoria un pezzo piuttosto importante proveniente dal Museo Archeologico Nazionale di Ancona, che è stato restituito proprio in questi giorni al Comune di Martinsicuro: si tratta di un fregio di un monumento funerario del I secolo a.C. rinvenuto nel 1937 nella contrada Fonte Ottone. Dopo 70 anni esatti quindi il reperto è potuto tornare a casa per trovare la sua debita collocazione in una delle sale del nuovo museo.

«Vorrei ringraziare a questo proposito – ha proseguito Staffa – Giuliano De Marinis della soprintendenza Archeologica delle Marche, l’archeologa Nora Lucentini e il Responsabile per la conservazione dei reperti Gabriele Baldelli che hanno permesso la restituzione di questo importantissimo reperto».

Visite guidate per le scuole, laboratori didattici, percorsi storici e molte iniziative verranno organizzate al fine di fare del Museo Archeologico di Martinsicuro un punto di riferimento culturale grazie alla sua posizione strategica ai confini tra Marche e Abruzzo. Numerosi, a tal proposito, i rapporti di collaborazione già instaurati con enti e associazioni del territorio: il Lions Club Val Vibrata che ha contribuito all’allestimento delle vetrine del museo, il Centro Studi per l’Archeologia dell’Adriatico di Acquaviva, che insieme al Dipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna si è mostrato interessato a partecipare alle future campagne di scavo sul territorio truentino. E, naturalmente, hanno anche riposto all’appello per condividere esperienze ed iniziative culturali sia il Museo Archeologico Nazionale di Ascoli Piceno che quello di Ancona.

«Ci saranno dei nuovi sondaggi – ha spiegato l’ispettore della Sovrintendenza – in occasione del rifacimento del ponte della Statale Adriatica che collega San Benedetto con Martinsicuro, e in contemporanea alle nuove opere di arginatura del versante abruzzese del fiume Tronto». Progetti interessanti la cui realizzazione però, è condizionata e collegata a quella di grandi opere che ormai vengono continuamente rinviate da diversi anni.

Per seguire al meglio i lavori di completamento del nuovo museo archeologico verrà istituita a breve una commissione tecnico-scientifica con rappresentanti della sovrintendenza e dell’amministrazione comunale di Martincisuro. Tra questi ultimi ci sarà sicuramente il sindaco Abramo Di Salvatore, l’Assessore alla Cultura Massimo Vagnoni e l’Assessore ai Lavori Pubblici Francesco Tommolini. «Lo scopo della commissione – ha spiegato Vagnoni – sarà quello di decidere alcune questioni ancora rimaste irrisolte, come ad esempio la futura gestione del museo, che potrebbe essere assegnata a cooperative, direttamente alla Sovrintendenza, o a personale interno del Comune, che noi riteniamo possa avere le giuste qualità e competenze per assolvere tale compito». Oltre alle decisoni logistiche, L’Amministrazione comunale dovrà anche vagliare la spesa di circa 25 mila euro per il completamento degli impianti di sicurezza dell’edificio.