GROTTAMMARE – La città ed il territorio sono nel sangue, per l’assessore Marcello Capriotti. Aperto all’innovazione del Wi-Max, contro l’assenteismo che preclude la partecipazione alle scelte.

Quali i risultati dell’amministrazione Merli?

«Ci troviamo di fronte alla realizzazione della totalità del programma, in più sono state realizzate anche altre opere che non avevamo programmato, come ad esempio la certificazione ambientale o la eco-school».

Nei settori di sua competenza?

«Obbiettivo importante è stato il mantenimento della Bandiera blu, abbiamo anche ottenuto la certificazione ISO 14.001, norma internazionale che specifica i requisiti di un moderno ed efficace sistema di gestione ambientale; abbiamo anche mantenuto le Vele di Legambiente, anche se quest’anno, oggettivamente, sono stati un po’ serrati nel riconoscere le caratteristiche del territorio.

Stiamo lavorando molto anche come manutenzione: circa 1.200.000 di euro per piccoli interventi, che ci hanno portato a rivisitare i piccoli quartieri, le periferie, i parchi».

Avete portato innovazioni?

«Stiamo mettendo a punto un sistema per la digitalizzazione che ci permetterà di conoscere in tempo reale qualsiasi dato sulle strutture pubbliche, il patrimonio di quasi 15 anni».

Il Comune che afferma di essere impegnato a livello ambientale, ma avete fatto dei rilevamenti precisi sull’inquinamento?

«Noi come Comune non facciamo questo tipo di rilevamenti, ma ci appoggiamo a San Benedetto del Tronto, che in questo è il comune capofila. Bisogna anche dire che in questi casi un Comune non può risolvere il problema da solo, deve essere coinvolta la Provincia, nel ruolo di “regia”».

In merito ai parcheggi ed ai trasporti, il primo anno era stato disposto un pullman gratuito che dal parcheggio dell’Orologio portava al mare. Come mai non è stato più rinnovato questo servizio?

«Lo abbiamo monitorato ed abbiamo concluso che “non serviva”: nessuno ne faceva uso. La gente vorrebbe parcheggiare a due metri, ma occorre iniziare a cambiare stile di vita. Ci teniamo comunque pronti a ripristinare il sevizio, nel caso si manifesti la necessità. Il problema non sono i parcheggi, quelli ci sono: sono le persone che non vogliono camminare».

Riguardo la terza strada fra Zona Ascolani e centro?

«Sono assolutamente contrario: per realizzarlo occorrerebbe snaturalizzare la zona del Vivaio Marconi, di cui tanto ci vantiamo; occorrerebbe realizzare un ponte, che collegherebbe la nuova rotatoria fra la SS16 ed il Lungomare fino a dietro al Centro commerciale l’Orologio; senza contare che il costo di questa realizzazione si aggira intorno ai 5.000.000 di euro».

Ipotizzando condizioni favorevoli, aiuterebbe il traffico?

«Penso di no: in qualsiasi modo venga fatta, si andrebbe a creare un imbuto che, a sud della città, sfocerebbe nelle stradine di Zona Ascolani, a nord nella SS16».

Proposte alternative?

«Occorre rivedere il quadro generale sulla viabilità, tenendo in considerazione la crisi ferroviaria degli ultimi tempi e il fatto che i treni regionali spesso non fermano neanche a Grottammare: punterei quindi alla metropolitana di superficie. Se ne parlò durante l’inaugurazione del nuovo sottopassaggio, le fermate sarebbero tre: una alla stazione, una nei pressi del nuovo sottopassaggio e l’altra in zona Ascolani.»

Tornando all’amministrazione, come sono i rapporti con l’opposizione?

«Eccellenti. È poi normale che ci siano delle critiche, che comunque servono a noi per centrare meglio l’obiettivo; è anche capitato, ad esempio, che la minoranza facesse delle segnalazioni: le abbiamo inserite nella programmazione».

Quindi tutto “rose e fiori”?

«È naturale che si discuta. L’unica cosa che posso criticare è l’assenza alle attività del territorio».

…Come ad esempio a riguardo delle antenne UMTS?

«Esatto. Come Comune ai consiglieri non abbiamo inviato un invito formale, sapevano delle conferenze dei servizi, ma non hanno mai partecipato, come invece hanno partecipato i rappresentanti dei quartieri, i cittadini, le associazioni ambientaliste».

In una nota stampa riguardo l’antenna di via Bruni, ha affermato che “l’unico motivo di apprensione di Forza Italia e cioè trovare qualche argomento per farsi pubblicità”. Hanno iniziato la propaganda politica?

«Se non si partecipa attivamente alla vita del territorio, si rischia poi di strumentalizzare le situazioni, in ritardo, oltretutto. È facile fare demagogia quando abbiamo in tasca 2 o 3 cellulari…».

Quindi di questa antenna se ne è parlato?

«Erano a conoscenza del piano fin dalla prima mossa, ovvero la consegna dell’incarico esplorativo all’architetto Piernicola Cocchiaro, si sono tenute poi le cinque conferenze ed è stato approvato definitivamente dopo due passaggi in consiglio comunale».

Se venisse proposto il Wi-Max?

«Sarebbe una gran cosa: il Comune potrebbe rendersi indipendente, permettendo ai cittadini di collegarsi a Internet ad alta velocità e a basso costo. Aspettiamo l’evoluzione del progetto».

Concludendo, si ricandiderà?

«Mi rendo ovviamente disponibile, ma conto sulle nuove giovani leve che stanno partecipando alle riunioni».