SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Piano regolatore, questo sconosciuto. Dopo che nella giornata di ieri, all’incontro “plenario” per presentare lo Schema Direttore, sono stati purtroppo in pochi a rispondere alla richiesta partecipativa dell’amministrazione comunale, Tommaso Caroselli Leali, imprenditore sambenedettese (titolare della Sassomeccanica oltre che referente per un gruppo di imprese di Porto d’Ascoli), ha inviato una “lettera aperta” proprio sul piano dell’architetto Zazio, in via di definizione.
«Lo schema direttore dà uno spaccato della città veramente completo – scrive Caroselli Leali – Lo apprezziamo, così come gli incontri che si sono tenuti tra amministrazione e cittadini, veri momenti di partecipazione».
«Questo comitato di imprenditori – continua – condivide totalmente l’idea che una nuova visione dello scenario non possa procedere solo sulle strade dell’edilizia, della viabilità, delle aree verdi o delle cubature, ma debba cercare nuovi orizzonti, anche mediante il confronto con gli abitanti e le categorie, per tracciare una mappa condivisa degli assetti a venire».
Tuttavia il titolare della Sassomeccanica fa notare che «per il futuro di questa città, sarebbe giusto che si riflettesse anche su quali sono i parametri di attrattività delle imprese, magari anche per utilizzarli in negativo, per far sì che le imprese se ne vadano altrove, ovviamente assumendone le responsabilità».
Secondo Caroselli Leali, occorrerebbe riprendere lo studio compiuto «da professionisti di livello internazionale, per conto di Confindustria, che hanno svolto approfondite ricerche sull’attrattività delle imprese e sulle direttrici dello sviluppo, portando a termine un’analisi che rimane a disposizione, come da me già riferito in occasione dell’incontro con le categorie, e mi spiace che a questo suggerimento non si sia data né importanza né attenzione, mentre, date le premesse, mi sarei aspettato almeno un atto di curiosità».
«Mentre cerchiamo di risolvere i problemi, però, i disagi a cui siamo sottoposti aumentano. Questo comitato, quindi, cerca di trovare delle soluzioni».
Caroselli descrive alcuni punti, di seguito sintetizzati:
1. Sistemazione urgente di via Pasubio, attraverso; lo spostamento della pista ciclabile, «inutilizzabile e troppo pericolosa visti i numerosi attraversamenti»; lo spostamento delle piante esistenti all’interno dei siti privati; allargamento della carreggiata; realizzazione marciapiedi e illuminazioni
2. Altre sistemazioni urgenti: sottopasso di San Giovanni; una rotatoria in via Val Tiberina; sottopaso ferroviario; accordo con Martinsicuro per le rotatorie agli incroci con via Bonifica e al primo bivio.