SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Maltrattava la madre per avere soldi e acquistare eroina, la sottoponeva a continue angherie e a una drammatica violenza psicologica; quando la sua capacità di sopportazione è arrivata al limite umano, la donna è stata costretta a denunciare il figlio 25 enne alla Polizia di Stato, facendolo arrestare.
E’ una storia molto triste, un esempio di come la droga distrugga le persone e le famiglie.
S.C. è sambenedettese, figlio di un marinaio spesso imbarcato. E’ nel fiore degli anni, ma è disoccupato e tossicodipendente. E’ anche incensurato, forse perché per procurarsi la dose quotidiana non ha bisogno di rubare; chiede direttamente alla madre tutti i soldi che gli servono e con il passare del tempo le sue richieste sono sempre più pressanti, sempre più violente e assolute.
Arriva a chiudere in casa la madre, a prenderla per i capelli, a fare il pazzo nei suoi momenti di astinenza. Nei momenti più pesanti arriva a chiedere anche 80 euro al giorno.
Un anno fa la donna si reca al commissariato di Polizia, presso l’ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico. Il suo caso viene preso a cuore dall’ispettore Stefano Lauretani, che chiama il ragazzo in commissariato e cerca di farlo ragionare in un colloquio da uomo a uomo. Il poliziotto non esita a definire come “estorsioni” quelle pressanti richieste pecuniarie.
Ma le sue parole hanno un vano effetto. La donna allora presenta una querela verso il figlio; la situazione si va aggravando anche dal punto di vista economico, i soldi mancano sempre più e non bastano le pensioni dei due nonni materni, invalidi civili, che abitano insieme alla famiglia.
Sempre un anno fa però la prima querela viene ritirata dopo pianti e urla da parte del figlio, che inducono la donna a dargli un’altra opportunità. Per un periodo le richieste di soldi diminuiscono d’entità, ma rimane il contesto di violenza psicologica quotidiana.
Martedì la donna chiama la Polizia perché è esasperata. Ma non telefona, perché il figlio non lo permette; va di persona in via Crispi e formalizza la denuncia nei confronti di S.C.
A quel punto una volante lo rintraccia all’Ospedale Civile, davanti al servizio per tossicodipendenti Sert. Il ragazzo aveva già speso parte dei soldi appena ricevuti a casa. Sono le 10 e 30 del mattino, e sembra che stesse per acquistare una dose di ero e che l’acquisto sia sfumato proprio all’arrivo della Polizia.
Ora S.C. si trova in carcere a Marino del Tronto; il sostituto procuratore del tribunale di Ascoli Umberto Monti ha confermato la custodia cautelare.
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E' stato preso al Sert.
Vuol dire che oltre all'eroina (e forse altro) prendeva anche il metadone?
Il metadone non serve ad evitare l'uso di altre sostanze?
E' per questo che viene somministrato (a sua volta scalandolo), sbaglio?