da Sambenedettoggi.it in edicola mercoledì 14 novembre
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Muore Gabriele Sandri, esplode la rabbia degli ultras. Da Nord a Sud, dalla A alla Serie C. Un’ordinaria domenica di follia. Partite sospese a Taranto e Bergamo, incidenti a Milano e Roma (soprattutto). “Sbirro infame” è il grido di battaglia di quelle frange violente che hanno sfogato la loro rabbia e cercato di vendicare la morte del povero tifoso laziale, ucciso dal proiettile sparato dalla pistola dell’agente della Polizia stradale di Battifolle.
A San Benedetto è filato tutto liscio. Samb-Juve Stabia si è giocata in un silenzio irreale per la protesta dei circa 200 ultras rossoblu – in pratica lo zoccolo duro della Curva Massimo Cioffi – che hanno deciso di non assistere alla partita.
Gli ultras sambenedettesi radunatisi nell’antistadio hanno cantato qualche coro contro la Polizia e sparato un paio di bombe carta. Zero incidenti, però.
«Abbiamo attuato una protesta più che civile – spiega Giuseppe Pallesca, storico esponente della Cioffi – senza dare fastidio a nessuno, tentando peraltro di coinvolgere anche i ragazzi di Castellammare saliti fino a San Benedetto: li abbiamo invitati a stare con noi, davanti la Nord, per esprimere il nostro dolore e lo sgomento per la morte assurda di Sandri. Hanno preferito guardare la partita, seduti è vero, noi a parti invertite avremmo accolto volentieri l’invito».
Un episodio significativo: tifoserie magari rivali o comunque non in rapporti di amicizia, pronte a unirsi per gridare il proprio disprezzo nei confronti delle forze dell’ordine.
«Siamo i primi a condannare gli episodi di violenza gratuita accaduti a Roma domenica sera – continua Pallesca – però tanta gente che va allo stadio o semplicemente persone che criticano dal di fuori non conoscono i comportamenti delle forze dell’ordine. Solo perché stiamo in curva, perché siamo degli ultras, perché ci chiamano così, veniamo insultati come delle bestie. Questo non lo dice nessuno».
Il calcio si è fermato di nuovo. Dopo la morte dell’ispettore Raciti, la tragica scomparsa del dj laziale. «E’ giusto: se lo hanno deciso per un poliziotto è altrettanto legittimi farlo per un tifoso. Sarebbe stato bello poterlo fare direttamente domenica, ma probabilmente non c’erano i tempi tecnici. Molte tifoserie, quando si è saputo della morte di Sandri, avevano già raggiunto la città dove si sarebbe giocata la partita».
Nessun tentativo da parte della Curva Nord di non far disputare Samb-Juve Stabia. «No, non ci abbiamo nemmeno provato. Francamente non pensavamo potesse accadere quanto poi è invece successo a Bergamo e a Taranto. Alla ripresa torneremo a tifare? Vedremo quello che verrà deciso a livello nazionale, è presto per dirlo».
Intanto all’orizzonte, proprio come era successo dopo l’omicidio Raciti, c’è l’ennesimo giro di vite per scoraggiare le trasferte. «Mi auguro di no, ulteriori restrizioni significherebbe uccidere le curve, sarebbe davvero finita. Dopo i fatti di febbraio tanti ragazzi hanno perso la voglia e la passione con cui seguivano prima la propria squadra del cuore. Parlo di San Benedetto, ma anche di altre piazze. Purtroppo quando si prendono determinati provvedimenti si dimentica che nelle curve non ci sono solo i delinquenti, ma pure persone che vanno alla stadio per il semplice gusto di tifare per la propria squadra».
Mercoledì mattina una delegazione di tifosi della Curva Massimo Cioffi raggiungerà Roma per presenziare ai funerali dello sfortunato Gabriele Sandri.
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Non si possono criminalizzare le curve con un decreto come quello in vigore.
Le parole di Peppe Pallesca non fanno una grinza, a ulteriore dimostrazione, casomai ce ne fosse stato bisogno, che fare di tutta un'erba un fascio è ingiusto e antidemocratico.
Bravo Peppe! Hai trovato le parole giuste. Spero che anche gli altri la pensino come te. Certo che i soldi che la società è costretta a pagare di multa per le inutili e pericolose bombe carta potrebbero essere usate per aumentare il budget per l'acquisto di qualche calciatore a gennaio. Fai riflettere i testoni: se veramente vogliono il bene della Samb, dovrebbero trovare altri modi, più originali e pacifici, per manifestare eventualmente, le loro "opinioni". A volte fa più male uno slogan o una parola piuttosto che una violenza gratuita. Tu dimmi cosa ci hanno guadagnato gli ultras del Taranto… Leggi il resto »
condivido le parole di pallesca. pero' qualcosa si deve fare…..in italia manca la voglia da parte di tutti. si deve prendere a modello il calcio inglese!!!!! li le famiglie intere vanno allo stadio con i propri figli tutti tranquilli!!!!! non esistono barriere e qualunque tifoso "puo' invadere il campo".ma non lo fa'!!!!perche' altrimenti viene messo in galera e non succede come da noi che poco tempo dopo esce……li ci rimane per il tempo necessario che non so quanto sia pero' li rimane!!!! non condivido nemmeno la sospensione per una giornata del campionato perche' non servira' a niente. l'incidente ricordiamo che… Leggi il resto »
alcuni consigli per tornare come bambini allo stadio, ho detto come BAMBINI: 1) TORNARE ALLO SPIRITO DI OLIMPIA 2) PRATICARE IL MOTTO DECUBERTINIANO 3) ESPELLERE TUTTI I FARABUTTI DALLE PRESIDENZE SOCIETARIE 4) ESILIARE SU MARTE TIPI COME MOGGI 5) ISCRIVERE SOLO SOCIETA’ CON BILANCI SANI E VERI 6) ISTITUIRE PER I GIOCATORI LIMITI SALARIALI 7) PERMETTERE AD UNO SPETTATORE OSPITE DI SEDERSI DOVE VUOLE 8) STRONCARE L’USO DI OGNI TIPO DI DROGHE NELLE CURVE 9) DEBELLARE LA COCAINA DALLE TRIBUNE 10) ESPELLERE SENZA PIETA’ CHI SIMULA O ACCENTUA UN FALLO 11) TUTTI I COSTI ACCESSORI DI UNA PARTITA A CARICO… Leggi il resto »
Caro Emidio, condivido i punti 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 15, 16 e 17. Il 14 è anacronistico, anticostituzionale e paraleghista. Il 17 bis è già stato applicato. Il 18 e il 19 sono populisti. Dalla lista-minestrone del punto 20 devi togliere i Tormenti che non possono essere assimilati (finora) a tutti gli altri avendo lodevolmente applicato pienamente i punti 5 e 6. Aggiungerei: punto 21: FARE SPORT ANZICHE’ PARLARNE O GUARDARLO IN TV. punto 22: ACCRESCERE UNA CULTURA SPORTIVA ELIMINANDO DALLA TV TUTTE QUELLE TRASMISSIONI DISEDUCATIVE CHE INCITANO AL DIVISMO, AL… Leggi il resto »
Io sono d'accordo con tutti i punti (tranne 13 e 14, perché?), anche se più che chiudere quotidiani sportivi, pagine sportive e trasmissioni sportive vorrei che parlassero solo di sport "sul campo" e non fuori dal campo (polemiche, chiacchiere inutili, gossip ecc.). Lo sport è bello, va praticato, ma è bello anche guardarlo e parlarne, l'importante è farlo nel modo giusto.
scusate, m'è scappato il tasto INVIO e non ho completato il pensiero. Dicevo che ognuno rifletta se si limita a tifare giustamente, calorosamente e appassionatamente per la propria squadra o vada oltre a fare e dire cose che non accetterebbe dagli altri nei suoi confronti. Ciao e grazie a tutti.