da Sambenedettoggi.it in edicola martedì 13 novembre
GROTTAMMARE – Sulle prossime elezioni amministrative di Grottammare (si voterà la prossima primavera), riportiamo una simpatica e acuta analisi di Pier Giorgio Camaioni sulla proliferazione delle liste elettorali, specialmente nell’arcipelago della sinistra locale, intitolata «Grottammare, Watson», una fantomatica quarta lista che va ad aggiungersi alle altre tre già presenti in quello schieramento (“Solidarietà e Partecipazione” che appoggia il sindaco Merli, “Grottammare Futura” di alcuni “ex”, capitanata da Gianfilippo Straccia, e “Uniti per Grottammare” degli ex diessini).
«A San Martino per le elezioni comunali fiorisce “Grottammare, Watson” quarta lista a sinistra. Oddio a sinistra… diciamo non troppo a destra. Come le altre tre, del resto.
I sinistri doc, come i dinosauri e i Verdi, si estinsero.
Elementare: ognuno si fa la sua, di sinistra. Come gli pare come gli conviene come gli gira.
Ti sta sui cabasisi il Berlusca? Okkei, sei di sinistra.
Elementare: per battere le truppe cammellate dei destri, meglio moltiplicare le liste (quattro, per adesso). Bastano 20 persone per rompere i coglioni. Su 15 mila, hai voglia!
Elementare partorire un programmone (non meno di 281 pagine, “Per il
bene di Grottammare”).
Per quel che serve per quel che vale.
Elementare inventarsi un nome (come questo, bello no?). Trovare una tipografia che stampi manifesti volantini santini è ancora più facile.
Elementare sgomitolare (per dirla alla Perazzoli) a pochi mesi dalle votazioni per entrare nella foto di gruppo dei sorrisi durban’s e delle standing ovation con promesse di luna in cambio di “croce”. Pure la promessa di spostare la puzza del cassonetto funziona, purché piova dall’alto.
Una fortuna che proprio a San Martino, nel thriller pre-elettorale, mentre la destra corre la corsa dei cornuti, spunti “Grottammare, Watson”.
Sì: sdraiatamene, spessamente, comunquemente, propostatamente, peresempiamente, scendiamo in campo con la nostra lista… e senza bisogno di oche starnazzanti che ci stanino da qualche stramba vocazione ascetica (come fecero col santo di Tours…)
».