SAN BENEDETTO DEL TRONTO – In un documento congiunto, il sindaco Giovanni Gaspari, il vicesindaco Antimo Di Francesco, il dirigente del Servizio Risorse Antonio Rosati e il Collegio dei Revisori formato da Giuseppe Sciarra, Fatima Cameli e Giuseppe Spinozzi, hanno scritto ulteriori precisazioni riguardanti la situazione del Bilancio Comunale, a seguito della deliberazione della Corte dei Conti dello scorso 27 settembre.

Riportiamo di seguito integralmente la nota stampa. Da parte nostra, un solo appunto, come in precedenza già scritto. Lasciando da parte la questione “sostanziale”, la Corte dei Conti disponeva, il 27 settembre, di dare comunicazione ai consiglieri comunali della decisione della Corte. Questo non sembra sia avvenuto. E neanche spiegato.
«Nel Bilancio del Comune di San Benedetto non esiste alcuna grave irregolarità contabile» inizia la nota. «Questo lo si rileva oltre che dai pareri tecnico-contabili del Dirigente ai Servizi Finanziari competente, dalla comunicazione del Collegio di Revisione, unico organo preposto ad eventuali specifiche segnalazioni dalla legge, e dalla stessa deliberazione, di carattere ordinario, della Corte dei Conti, n.58 del 27.9.2007, che si limita a suggerire “una progressiva riduzione (entro un lasso di tempo non molto lungo) degli introiti aventi carattere di eccezionalità da destinare a spese correnti“.

Tutto nasce dalla esistenza di due partite contabili straordinarie, comunque positive, che nella loro movimentazione per destinazione creano una parziale e virtuale, in quanto unicamente determinata dalla ferrea e valida logica del modello contabile adottato, situazione di saldo puramente algebrico negativo (-105.662,87 euro). Nel dettaglio, vediamo quali sono queste voci:

1. Nel Bilancio 2007, è stato iscritto un avanzo economico, cioè previsto e di competenza, di euro 644.337,13, derivante dall’attività di recupero tributario. Tale attività meritoria, avviata da diversi anni con evidenti positivi risultati contabili, costituisce entrata straordinaria ed è stata destinata a spesa straordinaria di investimento. Nel prospetto è stato necessario porre l’entrata corrente in relazione alla spesa di investimento.

2. Con autorizzazione della legge finanziaria 2007, è stato previsto l’utilizzo, per euro 750.000, di proventi da oneri di urbanizzazione (Bucalossi) iscritti fra le entrate straordinarie in conto capitale per il finanziamento di nuove spese correnti (nel Sociale e Ambiente).

E’ agevole verificare che la differenza delle due cifre sopra riportate 644.337,13 e 750.000 ci dà il sopra premesso risultato algebrico negativo di euro 105.662,87, risultato che invece non ha ragione di esistere, se non per il valido prospetto, il quale però utilizzato nella realtà dei nostri numeri determinati dalle decisioni amministrative eccezionali assunte, produce una risultanza (parziale) errata e fuorviante. La particolare natura dello stesso prospetto contabile usato, comunque giusto, unita e combinata alle scelte amministrative straordinarie e particolari adottate dal nostro Ente, hanno involontariamente negato alla Suprema Corte dei Conti la giusta lettura e la conseguente corretta analisi.

Il Bilancio del Comune di San Benedetto del Tronto evidenzia inoltre le seguenti peculiarità:

* Esistono tante risorse finanziarie straordinarie create e contabilizzate, comunque più che compensate da spese straordinarie (spese turistiche, culturali,sportive, sociali, incarichi, beni e sevizi,contratti a tempo determinato ecc.). Con questo si vuole esprimere l’importante e tranquillizzante concetto che qualora vengano meno le Entrate straordinarie, ci sono spese straordinarie a sufficienza che possono essere eliminate garantendo quindi e comunque la salvaguardia degli equilibri di Bilancio.
* Sono pienamente rispettati tutti i principi o postulati di Bilancio, con particolare riferimento al pareggio finanziario complessivo. Anzi, di più: il nostro Comune apre sistematicamente, addirittura in Avanzo economico, sapendo creare ogni anno risorse correnti aggiuntive, quali i citati accertamenti tributari (in questo esercizio ammontano a complessivi euro 1.900.000) che permettono importanti impieghi, oltre che l’applicazione di giusti criteri di perequazione del trattamento tributario ed il contenimento della relativa pressione tributaria.
* Non esistono agli atti debiti fuori Bilancio non sanati;
* I nostri Bilanci consuntivi mai hanno determinato situazioni finali di disavanzo di amministrazione, anzi l’avanzo è diventato una costante;
* Ogni volta richiesto, sono stati raggiunti tutti gli obiettivi previsti dalla normativa sul patto di stabilità interno;
* La situazione debitoria per mutui (interessi passivi totali pari al 3,35% delle entrate correnti) è abbondantemente inferiore ai limiti massimi stabiliti dalla legge (15%);
* Non si è mai ricorso alle anticipazioni di tesoreria (prestiti di cassa), cioè sono stati sempre utilizzati fondi comunali per tutti i pagamenti e,alla data odierna, il fondo di cassa comunale ammonta alla più che rassicurante cifra di euro 4.740.669,23.