L’ex consigliere comunale di An ci ha inviato una nota che riporto negli odierni disappunti perché la condivido. Ritengo infatti che il dottor Finicelli sia un valido professionista e non abbia bisogno di ricorrere a mezzucci per far valere la sua professionalità. Ecco il testo: «Credo che il sindaco stia esagerando e forse confonde la sanità privata con la sanità pubblica. An sta parlando del futuro dell’area vasta territoriale ed intende ragionare su un progetto complessivo che sia concretamente realizzabile. Ci spiace invece constatare che il Gaspari con quell’affermazione riguardante l’oculistica (secondo Gaspari, An si muove per favorire un loro amico e attuale reggente del reparto, il Dr Finicelli ndr) sia invece politicamente sceso in basso. Se intende portare avanti così il livello di discussione sulla sanità, noi non la seguiremo. Forse tralascia che An ha avuto l’onesta mentale, senza pregiudizi, di accettare la nomina del dottor Petrone, benché appartenesse al centro sinistra. Nel rispetto dell’intelligenza delle parti la preghiamo di non strumentalizzare un argomento che nulla ha che fare con un progetto sanitario dove già di suo ha notevoli problemi di applicazione. Le anticipiamo peraltro che i progetti in area vasta hanno trovato dei risultati positivi per particolari settori quali l’area amministrativa e per l’acquisto centralizzato dei beni e servizi, vedi la Toscana».
Ha sbagliato stavolta Gaspari forse perché poco sereno dopo la decisione presa dal consiglio dei sindaci. Non sono altresì d’accordo che la nostra città debba difendere soltanto l’emergenza e la traumatologia. E perché mai?