SAN BENEDETTO DEL TRONTO – E’ iniziato un nuovo corso in casa Samb. Il neodirettore sportivo Enzo Nucifora nel pomeriggio di mercoledì, subito dopo l’allenamento che la squadra rossoblu ha sostenuto al campo dell’Agraria Club, ha riunito la squadra negli spogliatoi del Riviera delle Palme. Un faccia a faccia di una ventina di minuti al quale ha partecipato anche il presidente Gianni Tormenti. L’avvocato di origini siciliane ha così sintetizzato il momento: «Dobbiamo fare sorridere questi ragazzi. Ho notato troppo scoramento».
E all’indomani della rivoluzione tecnica messa in atto dalla proprietà, con l’esonero di mister Ugolotti e l’insediamento di Nucifora in luogo di Natali, il capitano Fabio Tinazzi ha parlato a nome della squadra: «Avevamo bisogno di una scossa, di qualcosa di forte e speriamo davvero che questo serva per risollevarci. Adesso tocca a noi. Piccioni? Ci ha fatto una bella impressione, sembra una persona disponibile, disposta a parlare con la squadra. Sta cercando di tirarci su il morale».
In virtù delle ultime prestazioni che avete disputato è montata un po’ in tutto l’ambiente la convinzione che la squadra fosse ormai contro Ugolotti.
«Non è assolutamente vero, anche perché in campo ci andiamo noi e le figuracce le fa anche e soprattutto la squadra. Basta con questa storia, l’abbiamo sentita troppo in questi giorni. Avremmo fatto solo un dispetto a noi stessi».
Torniamo alle ultime due partite. Samb piatta, incapace di reagire. Perché?
«Credo che sia un problema psicologico. Abbiamo sbagliato entrambe le partite, non so se sia dipeso dal clima di contestazione nei nostri confronti. Reagire dopo appena due giorni forse era difficile. Abbiamo cercato di dare il massimo, volevamo giocare anche per il mister, che non meritava di pagare per noi, ma non ci siamo riusciti. A Gallipoli abbiamo iniziato bene, poi abbiamo preso gol. Dentro lo spogliatoio, nell’intervallo, ci eravamo promessi che avremmo reagire, poi però quando il Gallipoli ha raddoppiato è finita».
La società finora non ha preso decisioni drastiche nei vostri confronti: né ritiro, nè blocco degli stipendi.
«Credo che la proprietà abbia dimostrato grande maturità e comprensione verso la squadra. C’è in tutti la volontà di migliorare e anche in fretta».
Domenica al Riviera c’è la Juve Stabia: arrivasse un risultato diverso dalla vittoria le cose si complicherebbero molto.
«Non ci voglio nemmeno pensare al fatto di non fare bottino pieno. Dobbiamo vincere a tutti i costi. Soprattutto per dimostrare che non siamo la squadra che dice la classifica e anche i tifosi, giustamente molto critici nei nostri confronti finora. Ci vorrà tanta “cattiveria” e la convinzione di potercela fare. Come ho già detto adesso tocca a noi».