GROTTAMMARE – «L’iniziativa trae origine da un progetto misto Stato/Regione – ha affermato il Presidente della Regione Gian Mario Spacca – attraverso il quale sono già stati avviati cinque progetti di valorizzazione. Il contratto che firmiamo oggi viene attivato senza interventi da parte dello Stato, con finanziamento pubblico in gran parte a carico della Regione. Puntiamo su questo tipo di progetti innovativi, con il coinvolgimento dei privati, perché la riqualificazione delle zone urbane, sia da un punto vista edilizio, che sociale e occupazionale, rappresenta una priorità nelle politiche di sicurezza e garanzia che realizziamo».
Nella mattinata di martedì 6 novembre il Sindaco di Grottammare Luigi Merli e il Presidente Spacca hanno sottoscritto presso la sede regionale un innovativo programma di riqualificazione urbana – contratto di quartiere – a vantaggio del comune piceno: l’obiettivo dell’intervento, infatti, è quello di migliorare la vivibilità in aree particolarmente degradate – situate a nord di Grottammare – andando ad agire attraverso il recupero di edifici, la riqualificazione di spazi pubblici e la nuova edificazione in un sito industriale dimesso.
«Si conclude oggi, e molto positivamente, un lungo e faticoso lavoro iniziato nel novembre del 2003 – ha dichiarato il sindaco Merli, che continua – Il riconoscimento della bontà del nostro progetto ha portato nelle casse comunali la straordinaria cifra di oltre 2 milioni di euro a totale carico della Regione Marche. Un sentito ringraziamento da parte dell’intera città di Grottammare va al presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca e al vice presidente Luciano Agostini per l’opportunità che ci danno con questo finanziamento».
Il progetto prevede la realizzazione di quindici nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica, la realizzazione di un centro sociale e culturale di quartiere, la realizzazione di un’area verde attrezzata, di parcheggi pubblici, di una sede museale e la sistemazione di un tratto del lungomare.
Gli interventi edilizi avranno carattere sperimentale, con utilizzo di tecnologie improntate ai criteri della bioedilizia e finalizzate sia al miglioramento sismico, sia al risparmio energetico. Il programma movimenterà risorse per circa 9 milioni e 200mila euro, di cui 2 milioni e 400mila euro a carico della Regione, 900mila euro a carico del Comune di Grottammare e 5,9 milioni di euro a carico di privati.
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