SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La famiglia Tormenti ha optato per la sterzata totale: via Guido Ugolotti – al suo posto, almeno per il momento, l’allenatore della Berretti rossoblu Enrico Piccioni, domenica prossima in panchina per la sfida contro la Juve Stabia – stesso destino per Maurizio Natali. I due pagano il disastroso inizio di campionato della squadra rossoblu, terz’ultima in classifica con 8 punti dopo dodici partite.
Arriva, o meglio, torna in rossoblu dopo 25 anni Enzo Nucifora, il quale sembrava sul punto di accordarsi con il Martina. Le avance dei Tormenti hanno invece convinto l’avvocato di origini siciliane a tornare sui suoi passi, proprio quando era sul punto di dare una risposta positiva al sodalizio della Valle d’Itria.
Nucifora ha raggiunto un accordo con gli imprenditori di Martinsicuro nella tarda serata di lunedì.
ORE 11 Tutta la famiglia Tormenti incontra a Martinsicuro mister Ugolotti, al quale comunicano la decisione di sollevarlo dell’incarico. «Non abbiamo parlato del contratto» rivela il diretto interessato. «Lo faremo più avanti. In questo momento la cosa più importante era prendere una decisione per il bene della squadra. Non credo ci saranno problemi per il contratto, tra di noi resta comunque un bel rapporto. Una soluzione la troveremo».
ORE 12 Poco dopo mezzogiorno i Tormenti arrivano in sede. Di lì a poco li raggiunge Maurizio Natali
ORE 12,40 Gianni Tormenti lascia lo stadio “Riviera delle Palme”. L’imprenditore di Martinsicuro è di poche parole: «Ci sono dei cambiamenti, ne parleremo nel pomeriggio in conferenza stampa». E’ la conferma che è già stato tutto scritto.
Riguardo ai provvedimenti nei confronti dei calciatori, Tormenti ha detto: «Devo parlare con loro, non so se si alleneranno», lasciando intendere che nel pomeriggio avrà un lungo colloquio con tutta la squadra.
ORE 12,50 Esce dalla sede anche Maurizio Natali. Gli strappiamo giusto qualche battuta: «Serviva una sterzata, sono stato sollevato dall’incarico anch’io. Valuterò assieme all’avvocato Nucifora se resterò alla Sambenedettese con un altro incarico. Lo devo chiamare».