da Sambenedettoggi.it in edicola martedì 6 novembre

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Comune si farà carico dei costi per dotare lo stadio Riviera delle Palme di un impianto di videosorveglianza a norma con le prescrizioni del decreto Amato. Ma i costi verranno “decurtati” dal contributo che il Comune stesso versa alla Samb annualmente.
Il sindaco Gaspari si esprime così, nel periodo calcisticamente più nero della gestione dei fratelli Tormenti: «Vogliamo essere vicini alla Samb, come Comune, in questo momentaccio. Ora serve serenità ai giocatori e alla società, che non deve pensare a dove e come giocare le partite dell’anno prossimo. Per questo abbiamo deciso di farci carico di questi primi costi. Si parte da una base d’asta di 500 mila euro, ma auspichiamo di spuntare un ribasso considerevole dall’appalto».
Dunque per la videosorveglianza la società dei Tormenti non si deve preoccupare. Anche se, precisa Gaspari, questo non vuol dire che il decreto Amato sia ambiguo o dia spazio all’esigenza delle società calcistiche di “deviare” i costi delle messe a norma sui Comuni. Lo ribadisce così il primo cittadino: «Il decreto parla chiaro, finora nelle controversie fra gli enti pubblici e le società calcistiche la giurisprudenza ha dato sempre ragione ai primi. I lavori sono a carico delle società».
Che pagano per un impianto che non è il loro, ma questo è un altro discorso. Comunque rimangono sul tavolo della discussione gli altri lavori da eseguire – nuove biglietterie, tornelli, cancelli – e per la definizione del come e del quando farli ci sarà occasione di altri incontri fra Comune e Samb. Uno dovrebbe avvenire nella giornata di mercoledì.