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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ha fatto passare alcuni giorni per togliersi quelli che chiama «sassolini dalla scarpa». E alla vigilia del Consiglio comunale di venerdì, dove lo attende l’interrogazione ad hoc del consigliere Giorgio De Vecchis, il sindaco Giovanni Gaspari esprime la sua polemica opinione in merito ai dubbi sollevati da Alleanza Nazionale sul piano sanitario regionale, sulla gestione tramite il metodo dell’Area Vasta dei poli ospedalieri di Ascoli e San Benedetto e sul primario unico per i due reparti di Oculistica.
Il Consiglio comunale, su iniziativa di De Vecchis, ha infatti votato una mozione di indirizzo contro depotenziamenti non condivisi: «Quel testo è figlio di una cultura minoritaria, non di una cultura di governo – risponde Gaspari – conteneva questioni strumentali e troppi accenti su come non deve essere l’offerta sanitaria locale. La conferenza dei sindaci invece ha parlato di progetti positivi per il futuro».
Ma questi depotenziamenti ci saranno o no? Ha ragione An a preoccuparsi oppure sono esagerazioni? «L’ospedale di San Benedetto non può avere tutto. Per le caratteristiche del nostro territorio, occorre che funzionino bene i reparti di Emergenza, Traumatologia e Neurochirurgia. Se Oculistica non avrà più un primario fisso ma occorrerà dividerlo con Ascoli non sarà una tragedia. E’ importante che il servizio funzioni bene e che sia efficiente. Del resto c’è un reparto come Gastroenterologia che senza primario funziona benissimo».
Ma se davvero il “multiprimario” ad Oculistica fosse il primo passo per una serie di smembramenti? Risponde: «E’ importante puntare sui reparti che servono a San Benedetto, e li ho citati. Se toccassero quelli? Allora sì che faremmo le barricate, ma non essendoci questo pericolo, anche perché c’è il nostro dirigente Giuseppe Petrone che si occupa delle politiche di Area Vasta, non capiamo questo affannarsi sui primariati. Non sarà che An vuole sponsorizzare qualcuno per Oculistica?».
Rimane difficile pensare come un partito di opposizione possa “sponsorizzare” un primario. Comunque Gaspari, alla vigilia di una serie di incontri con l’omologo ascolano Celani, è fiducioso:
«Nel 2006 la nostra zona sanitaria è stata l’unica nelle Marche a godere di deroghe al blocco delle assunzioni. Abbiamo fiducia nel futuro».