GROTTAMMARE – Dopo il consigliere di opposizione Roberto Marconi, in vista delle prossime elezioni amministrative della primavera 2008, abbiamo intervistato l’insegnante Reparata Tassella, consigliere comunale del gruppo di maggioranza “Solidarietà e partecipazione”.

Quali sono stati i risultati raggiunti dall’amministrazione Merli negli ultimi cinque anni? «L’amministrazione ha portato a termine tutti gli obiettivi che si era proposta: è un bilancio positivo. A volte si perde la memoria, ma basterebbe guardare indietro per vedere ciò che è stato realizzato, sia in ambito ambientale, che sociale ».

Com’è stata l’esperienza con Solidarietà e Partecipazione? «Potrei sembrare di parte, perché sono nata – e ho contribuito a far nascere – “Solidarietà e partecipazione”. Eravamo un gruppo di amici, quindici anni fa, ed avevamo in comune un’idea: quella di migliorare il nostro paese. Insieme, con Massimo Rossi “a capo”, abbiamo dato vita a questa esperienza, per contribuire al miglioramento del paese».

Ed è sempre filato tutto liscio? «È ovvio che, quando si è in gruppo, ognuno apporta le sue idee; e si può essere o non essere favorevoli. Ma anche questo fa parte della crescita. Discutendo, parlando, in un contesto amichevole, di partecipazione, i progetti che ne vengono fuori sono senz’altro positivi».

Quindi i rapporti con la maggioranza sono stati buoni? «Sempre, sia a livello di professione politica che di amicizia: l’amicizia e l’unico obiettivo in comune sono stati i caratteri di rilievo, più che “l’essere politici”. Non ho mai avuto problemi neanche con l’opposizione: anche le critiche aiutano a crescere».

Ha due figlie: una lavora in provincia e un’altra nella cooperative il girasole (che collabora con il comune di Grottammare). «Sono orgogliosa delle mie figlie, che hanno raggiunto i loro rispettivi posti di lavoro grazie alle loro forze. Sara ha fatto un concorso pubblico ed ora insegna. Cristiana ha due lauree, lavorava e studiava allo stesso tempo».

Ma visto l’attuale momento di critica nei confronti dei politici per raccomandazioni e nepotismi, cosa ne pensa? «Da me non hanno mai ricevuto nessun aiuto in tal senso, anzi, probabilmente il fatto di avere una mamma in Comune le ha un po’ penalizzate, proprio per il motivo di cui parla lei. Il nepotismo, come anche i privilegi, i privilegi era uno dei punti che fin dall’inizio abbiamo eliminato. Se Sara e Cristiana sono dove sono, è solo merito del loro impegno e sacrificio».

Cambiando argomento, che ne pensa dell’Unione dei Comuni? «Se parliamo della rete sono assolutamente d’accordo: la rete è una forma di partecipazione che rende forti, senza contare che ci sono più occhi che guardano e controllano. Per quando riguarda l’unione fisica del territorio non saprei. Sono 35 anni che vivo qui, lo vedo già come un unico territorio, non ragiono con confini in testa. Senza contare che ogni cittadino ha un senso di appartenenza verso la sua città».

E di un eventuale parcheggio sotterraneo in centro? «Non credo sia utile. È stato da poco realizzato il parcheggio alla Stazione, che oltretutto è in via di ampliamento. Sarei favorevole ad un parcheggio in centro solo se fosse d’aiuto ai disabili, o comunque a chi è impossibilitato a camminare bene, e senza arrecare danni all’impatto ambientale».

Lei è un’insegnante, l’amministrazione poteva fare qualcosa in più, per le scuole? «Solo negli ultimi anni abbiamo cambiato tre dirigenti e tutti hanno lodato l’amministrazione di Grottammare. Tutte le richieste sono state soddisfatte: basti pensare alla mensa della Scuola Speranza, ad esempio, fino ad arrivare ai permessi, ai laboratori, agli scuolabus. Il rapporto scuola/amministrazione è decisamente ottimo».

Afferma di non avere una preferenza fra i volti della politica, come mai? «Se dovessi fare una scelta, sarebbe per Bertinotti. Ma credo che ogni persona abbia qualcosa di giusto da dire e da portare avanti. La politica dovrebbe essere per questo partecipata».

Qual è la sua previsione sulle prossime amministrative? «Se i cittadini si fermassero a pensare tutte le cose che sono state fatte, a partire dal casello autostradale, alle opere di riqualificazione – le piazze, viale Colombo per citarne alcuni -, ciò che è stato portato vanti nel sociale, nella cultura: è davvero tanto. È poi ovvio che si può sempre migliorare».

Lei si ricandiderà alle prossime elezioni? «Sono molti anni che sono vicino all’amministrazione, c’è sempre la voglia di fare qualcosa per Grottammare. Ma preferirei che qualche “nuova leva” si facesse avanti. I giovani sono il nostro futuro, si dice spesso, ma debbono vivere il paese, migliorarlo anche secondo le loro aspettative. Occorrono idee nuove, per migliorare la qualità della vita, il futuro dei bambini. Ognuno di noi può fare qualcosa. È poi ovvio che se servirà, mi ricandiderò. Ma se non dovesse succedere, continuerò a dare il mio apporto anche da di fuori».