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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il sindaco di Grottammare Luigi Merli non sbaglia, quando afferma: «Servirebbe un Piano Regolatore per l’intera area, non solo città per città». Perché l’incontro che si è svolto mercoledì sera in Commissione Urbanistica, allargata agli amministratori degli altri comuni della Riviera per illustrare loro lo Schema Direttore del Piano Regolatore, è stato sicuramente utile e opportuno, ma non lo sarà abbastanza se non si terrà in considerazione che l’obiettivo ultimo deve essere quello di coordinare non solo le aree di confine tra San Benedetto e i comuni contermini, ma l’intero sviluppo della Riviera delle Palme.
Lo scambio di opinioni che si è svolto tra gli amministratori (presenti, oltre il sindaco di San Benedetto Gaspari, il già citato Merli, il sindaco di Ripatransone D’Erasmo, quello di Monteprandone Menzietti, il vicesindaco di Martinsicuro Fedeli e il consigliere Andrea D’Ambrosio, l’assessore all’urbanistica di Acquaviva Nicola Sgariglia – assenti invece i rappresentanti di Cupra e Colonnella, per la Provincia era presente il funzionari Laureti), è stato sicuramente proficuo.
A Merli Gaspari ha risposto che in termini di programmazione urbanistica occorrerà concordare, ad esempio, le politiche sul terzo braccio del porto, «perché il nostro è anche il porto di Grottammare, essendo posto esattamente al confine cittadino.
Menzietti ha fatto notare «le differenze tra le due città, una turistico-commerciale, l’altra, la nostra, produttiva». Chiedendo, però, di poter dare indicazioni per evitare casi spiacevoli come quello di via Val Tiberina (Monteprandone pensava ad una strada, ma al confine con San Benedetto trovò di fronte uno sbarramento residenziale).
Ripatransone è un comune molto grande territorialmente, ma con una specificità rurale-ambientale: «Abbiamo 11 cantine e tanti agriturismo» ha spiegato D’Erasmo.
Lo stesso Sgariglia, per Acquaviva, ha fatto presente che molte giovani coppie si spostano da San Benedetto alla città della Fortezza.
Il sindaco Gaspari ha anche fatto presente che «abbiamo deciso di dare a questa città uno sviluppo urbanistico di tipo turistico-commerciale, per un motivo ben preciso: il costo dei terreni è troppo alto per pensare ad insediamenti di tipo produttivo, perché ovviamente chi deve investire sceglierà le aree dei comuni contermini.
Riguardo Martinsicuro, il vicesindaco Fedeli ha chiesto una collaborazione per la realizzazione di una rotatoria sul ponte tra la SS16 e la strada Bonifica. Se ne riparlerà.