SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «La nostra opposizione è costruttiva e propositiva. Per il bene della città notiamo che ci sono troppi ritardi nei lavori per alcune infrastrutture fondamentali per San Benedetto ed il territorio». Lo dicono il segretario comunale dell’Udc Luigi Orlandi, insieme ai vertici locali del suo partito e al Senatore Amedeo Ciccanti.
Ponte ferroviario sul Tronto, pista ciclabile di collegamento fra la Sentina e Martinsicuro, eliminazione del passaggio a livello di Porto d’Ascoli, metropolitana di superficie: opere dai costi alti e che non dipendono esclusivamente dal Comune di San Benedetto: «La nostra presenza politica vuole essere un monitoraggio permanente contro gli eventuali esempi di malgoverno, omissioni o errori», dice Ciccanti.
Sulla riqualificazione del tratto urbano dell’Albula – che attende la messa in sicurezza idraulica a monte del torrente e alcune varianti urbanistiche nei Comuni collinari – Lorenzetti afferma: «I fondi governativi per la riqualificazione sono arrivati nel 2005 grazie a Ciccanti, ma attendendo di fare i lavori a monte non è stato elaborato nessun progetto alternativo a quello fatto dall’amministrazione Martinelli per il tratto urbano». «C’è un finanziamento governativo per costruire un braccio interno al porto, importante per l’attracco dei natanti provenienti dai paesi dell’est», continua Lorenzetti.
Il capogruppo Udc in Consiglio comunale chiede poi che fine abbiano fatto la nuova ricicleria comunale in zona porto, la pista ciclabile di collegamento con Grottammare in zona Ballarin, la costruzione dell’aviopista a Monteprandone.
Il consigliere Giuseppe Nico invece ribadisce l’urgenza dei lavori nelle piazze San Giovanni e Garibaldi per lo smaltimento delle acque piovane.