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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Gestione congiunta degli ospedali di Ascoli e San Benedetto, la Regione Marche inizia i lavori. Giovedì si è riunita la conferenza dei sindaci della zona territoriale 12 dell’Asur (l’azienda sanitaria unica regionale), alla quale il direttore di Zona Giuseppe Petrone ha illustrato i criteri del gruppo di lavoro di cui farà parte. Un gruppo che dovrà individuare le attività cliniche, sanitarie e amministrative che possono essere oggetto di “gestione integrata sperimentale” fra i due poli ospedalieri.
«Noi mettiamo insieme le risorse per creare un unico polo sanitario per circa 200 mila abitanti. Logicamente verranno realizzate nuove attività come un reparto di Neurochirurgia e di Gastroenterologia».
Un altro problema da risolvere sarà quello delle nomine dei primari che si occuperanno dei nuovi reparti. «Per adesso ogni ospedale manterrà i suoi primari – continua il direttore Petrone – mentre solo per il reparto di Oculistica ad Ascoli è stato nominato il dottor Cocca. Quando verrà fuori il progetto definitivo faremo i dovuti cambiamenti, visto che nell’accordo bisogna definire l’utilizzo del personale. Potrebbero esserci dei reparti identici ad Ascoli e a San Benedetto con più primari, vedremo».
Con la delibera regionale del 15 ottobre scorso è stato svelato il progetto di creare due poli sanitari di grande importanza nelle Marche: uno a Pesaro e un altro ad Ascoli. Questo comporterebbe la creazione di strutture ben organizzate che siano da “attrattiva” per i degenti, per combattere la mobilità passiva.
«Si tratta di definire al meglio i 31 progetti di integrazione e potenziamento dei reparti che sono stati individuati dalla scorsa primavera – ha precisato Petrone – alcuni sono al punto di partenza, altri sono arrivati alla conclusione. Il nuovo Piano Sanitario Regionale “di prospettiva” affida a vari gruppi tutti i problemi da risolvere».
Il gruppo di cui fa parte Petrone in 120 giorni dovrà elaborare uno schema per la gestione integrata degli ospedali di Ascoli e San Benedetto. Coordinato dai vertici dell’Asur regionale e da Giuseppe Petrone, il gruppo sarà composto dai direttori delle Zone Territoriali 12 e 13 (Petrone e Carmosino), i direttori sanitari Sansoni e Anconetani, i direttori dei dipartimenti Medico e Chirurgico dei due ospedali, il direttore sanitario di Pesaro Angelino Guidi e il dirigente del Servizio Salute della Regione.
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Bene ancora una volta persone superpagate(leggi pseudomanager), che non capiscono nulla di medicina e che sono lì solo grazie ad appoggi politici, decideranno le sorti della nostra sanità. Non capisco poi la decisione di creare un grande centro ad Ascoli. che è ormai una città morta, e di penalizzare San Benedetto che oltre ad essere un centro di passaggio, d'estate arriva a volte a superare di gran lunga i 100.000 abitanti.
D'accordissimo con Tarcisio, però visto che stanno così le cose noi cittadini dovremo far sentire le nostre voci magari formando un comitato (SERIO) a difesa della sanità pubblica locale che obbiettivamente è allo sfascio da tempo anche e soprattutto per la poca professionalità dei medici che operano in essa.