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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La riqualificazione del lato est di viale De Gasperi inizierà da gennaio 2008 e la pavimentazione avrà un colore “non molto” difforme da quello del lato ovest. Sarà a tinta unita, sul beige, senza paletti metallici. A ribadirlo e stato l’assessore ai lavori pubblici Giancarlo Vesperini coadiuvato dall’architetto Davarpanah Farnush, che ha risposto anche alle critiche sollevate in merito alla riqualificazione di piazza Matteotti:« «Quando si fa un progetto – afferma Farnush – si valutano tutti gli aspetti come la viabilità (dolce, veicolare, pedonale), i parcheggi, le conseguenze sulle attività commerciali, sui residenti. Poi si arriva ad una conclusione che è la posizione ufficiale dell’amministrazione. Vorrei precisare che alcune voci circolate non corrispondono al vero, per esempio che ci sarebbe l’idea di spostare la fontana di piazza Matteotti, dove invece i lavori saranno coerenti con quanto già fatto, salvo qualche essenza arborea in più e una ulteriore fontana».
Per quanto riguarda il lato est di viale De Gasperi, solamente giovedì scorso è stato presentato il progetto definitivo ai quartieri Sant’Antonio e Albula Centro che avrebbero bocciato il progetto. Da qui la replica dell’assessore Vesperini: «Di certo la partecipazione non è mancata, se non in alcune recenti assemblee pubbliche, in base alle quali mi è sembrato appena un po’ forzato sostenere che “i residenti” avrebbero bocciato il progetto. All’ultima, per esempio, erano presenti non più di una decina di persone sui circa 7 mila residenti di viale De Gasperi».
Comunque sia i nuovi progetti per la viabilità verranno approvati non prima di aver finito con la riqualificazione: «Questa decisione è stata presa proprio perché l’aspetto in questione coinvolge una zona più ampia rispetto al solo viale De Gasperi – ha precisato Vesperini – Non a caso contiamo di recuperare altrove i 17 posti auto che andranno persi». Nelle ipotesi fatte dall’assessore c’è la possibilità di far trasformare il viale in una zona a limite di velocità (massimo 30 chilometri orari consentiti) in questo modo, mancando le fasi di accelerazione, ci sarebbe una riduzione dell’emissione di sostanze inquinanti e riduzione dell’inquinamento acustico di circa 5 dB. Si potrà anche verificare con i tecnici dell’assessorato alla viabilità se oltre alla “zona 30” si potrà creare una zona residenziale o a traffico limitato, proprio perché rappresentano dei modi efficaci per intervenire nella moderazione del traffico nella viabilità locale.