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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Noi apriamo la strada alla nostra anima per il suo viaggio attraverso la morte»: la saggezza indiana sul tema della morte come introduzione di un Reading organizzato dall’assessorato alle Politiche Culturali del Comune di San Benedetto e dal Circolo dei Sambenedettesi, per la festa dei morti. Un modo originale per onorare chi non c’è più che si terrà il 1° novembre alle 15.30 presso la banchina Malfizia del porto.
«È un’iniziativa per celebrare in maniera laica la festa dei morti – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Margherita Sorge – un modo per parlare delle origini della nostra città legate al mare e alla pesca, nonché un’occasione per valorizzare il porto come luogo di cultura, non solo di lavoro».
L’evento è curato dal giornalista musicale Paolo De Bernardin, che provvederà al sottofondo musicale spaziando da Jan Garbarek a Gustav Mahler, proponendo “Stabat Mater” cantato da Andrea Parodi e “Preghiera in gennaio” di De Andrè.
La seconda parte del Reading è affidata alla voce di Benedetta Trevisani, presidente del Circolo dei Sambenedettesi, che leggerà poesie in dialetto sul mare e sulla pesca.
Un’atmosfera carica di suggestione dunque per un evento che tuttavia fa sorgere un dubbio: perché se la festa dei morti ricorre il primo novembre, il Reading si tiene il giorno prima?

s.dgm.