ACQUAVIVA PICENA – Nicoletta Agostini è stata la prima dei “non eletti” per l’opposizione di centrosinistra durante l’ultima campagna elettorale. L’assenza perdurante del consigliere della Margherita Sandro Donati (che ha disertato cinque consigli comunali) la riguarda direttamente, perché in caso di dimissioni di Donati la Agostini (Ds) subentrerebbe.
«Penso che Donati abbia avuto delle valide ragioni per non essere presente ma, se così non fosse sarebbe grave – esordisce la giovane esponente dei Democratici di Sinistra – Gli elettori non ci assegnano un mandato per poi vederlo disatteso. Comunque non sta a me giudicare l’operato altrui: ognuno risponde per ciò che fa».
È vero che Donati aveva detto che si sarebbe dimesso? E secondo lei perché non lo ha fatto?
«Sì lo aveva detto, perché affermava che altri impegni lo assorbivano molto. Evidentemente avrà cambiato idea o qualcuno gli ha “consigliato” di restare in vista delle primarie per il Partito Democratico».
Gli hanno consigliato di non dimettersi per non far entrare un Ds, gruppo responsabile della sconfitta elettorale?
«I Democratici di Sinistra di certo non hanno avuto un risultato eclatante ma era anche normale vista la marginalità a cui sono stati sottoposti dagli alleati: per noi è stato difficile far passare un messaggio propositivo presso il nostro elettorato perché è difficile essere alleati con chi ti insulta. Non era neanche semplice trovare dei referenti della Margherita che poco prima avevano messo in scena una commedia facendo due congressi ed eleggendo due segretari. Ad oggi non sappiamo quale dei due è il vero segretario, a sbrogliare il gomitolo ci devono pensare le federazioni provinciali. Se poi fosse questo il motivo delle mancate dimissioni di Donati, lo posso capire, perché evidentemente hanno minacciato di non sostenerlo alle primarie…»
Nelle attuali condizioni come pensa possa nascere ad Acquaviva il Partito Democratico?
«Proprio per questi motivi deve nascere il Pd: un soggetto nuovo, con nuovi interpreti che dia voce a tutti quelli che vogliono costruire un’alternativa credibile all’attuale amministrazione. Possiamo far nascere ad Acquaviva una politica fuori dai personalismi che in modo notevole ha inquinato la politica acquavivana degli ultimi anni».
Qualcuno sostiene che non si sta facendo nulla per spiegare ai cittadini cos’è il Pd, come si vota dove si andrà a votare e per chi votare.
«Evidentemente chi sostiene ciò non è sufficientemente informato, noi come Ds ci siamo incontrati più volte per parlare del Partito Democratico ed organizzarci per il seggio alle primarie. Incontri pubblici con i cittadini non ne sono stati fatti, ma sia io che gli altri componenti della sezione incontriamo gli acquavivani, parliamo del partito nuovo e delle primarie praticamente tutti i giorni perché ritengo il contatto diretto il migliore dei modi per parlare alla popolazione».