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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Quattordici anni dopo la Samb torna allo stadio “Città di Arezzo” – il Comunale, edificato nel ’61, è stato così ribattezzato nel novembre 2006 – per affrontare la compagine amaranto.
Una sfida ricca di storia quella tra l’Arezzo e i marchigiani che si incontreranno per la trentunesima volta. Divisi in maniera equa gli incontri facenti campo al campionato cadetto e quelli giocati in terza Serie. Il primo precedente in assoluto risale alla stagione di C edizione 1939-1940: netto 3-0 per l’Arezzo.
Nerissimo il bilancio generale per la squadra rossoblu che nell’impianto aretino ha perso 11 volte, pareggiato 3 e vinto in una sola circostanza. Peraltro prima di poter festeggiare un risultato positivo, la Samb ha dovuto aspettare quasi mezzo secolo: dopo sette sconfitte consecutive infatti, gli ospiti sono usciti indenni dallo stadio Comunale nella stagione di B edizione ’74-’75. 1-1 il risultato finale.
L’unico exploit sambenedettese invece è datato 27 novembre 1983: la squadra di mister Clagluna si fece bastare il gol di Giuliano Fiorini, realizzato al 34’. Dopo quel precedente le due squadre tornarono ad affrontarsi per altri quattro campionati di fila: negli ultimi tre, dall’85 all’88, come anticipato ieri proprio su queste colonne, protagonista fu anche l’attuale tecnico rossoblu Guido Ugolotti. La Samb collezionò tre sconfitte e un pareggio.
Infine una curiosità: nella stagione di C ‘92-’93 – l’ultima nel corso della quale si incrociarono i destini delle due squadre – in seguito al fallimento del sodalizio amaranto i risultati del club del cavallino rampante vennero tutti cancellati, compresi il successo per 2-1 maturato al Riviera delle Palme e il pareggio a reti bianche datato 7 marzo 1993.
Fu quella, come detto, l’ultima volta che Arezzo e Samb si affrontarono. Gli amaranto erano ultimi in classifica e, ormai retrocessi, non avevano nulla da chiedere a quell’incontro, mentre i rossoblu parevano avviarsi verso una salvezza che poi, di lì a poco, si rivelò più complicata del previsto. Ad ogni modo in quella squadra, allenata da Boniek – poi rimpiazzato, a metà aprile, da Iaconi – in porta giocava Stefano Visi, tornato in rossoblu dopo tanto peregrinare.