TORTORETO – I fondi stanziati da Governo e Regione per le zone alluvionate se da un lato fanno presagire una ripresa economica delle zone colpite e fanno tirare un sospiro di sollievo alle vittime, dall’altro non placano però il clima ancora teso che si respira a Tortoreto, e che ha visto l’amministrazione comunale trasformarsi in bersaglio di critiche e accuse anche violente per il disastro avvenuto.

«Stiamo raccogliendo più dati possibile per fare la conta dei danni – ha dichiarato il sindaco Domenico Di Matteo – Tortoreto è stata colpita da una calamità fuori del normale, e come tale ha provocato disorientamento e qualche falla nella gestione dei primi soccorsi. Mi sono preso anche gli attacchi e gli insulti, ma posso giustificare un comportamento simile da parte di chi con l’alluvione ha perso tutto. Sarò vicino a tutti i cittadini, affinché si possa tornare alla normalità il prima possibile».

«Non riesco però ad accettare – ha proseguito il primo cittadino – le lamentele di chi ha protestato per i rumori notturni delle idrovore o ha preso ad insulti e a anche cercato di aggredire i soccorritori. Questo territorio è cresciuto male, ora destinerò i primi fondi a sistemare i fossi e mi dispiace anche se dovrò abbattere qualche recinto».

Le parole di Di Matteo indicano quale sia il clima che si respirava a Tortoreto nei giorni immediati all’alluvione, quando lo stress per un evento naturale inaspettato e distruttivo, ha portato molte persone, che hanno subito danni ingenti, ad uno stato di insofferenza tale da provocare delle forti reazioni nei confronti di chi avrebbe dovuto vigilare e prevenire un disastro simile.