da Sambenedettoggi.it in edicola

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Siamo disposti anche a forme di protesta eclatanti per far cambiare questo regolamento», dice la vicepresidente dell’associazione sportiva Delphinia Sabrina Annunzi.
L’oggetto del contendere è il regolamento della piscina comunale e la contestata gestione degli “spazi acqua”, cioè del numero di ore nelle quali ogni società natatoria ha a disposizione le corsie della piscina per i propri associati.
La protesta della Delphinia parte da un presunto eccessivo privilegio nei confronti dei “Master”, ovvero dei nuotatori amatoriali adulti.
«Lungi da noi disprezzare i Master, ma non è giusto che abbiano più considerazione rispetto ai giovani che fanno attività agonistica a livello nazionale e che hanno bisogno di allenarsi due ore al giorno».
Questa mancanza di spazi per l’attività agonistica, accusa la Annunzi, costringe questi atleti a emigrare nelle vicine piscine di Grottammare e Sant’Egidio.

«Solo da noi ci sono queste penalizzazioni per l’agonismo, il regolamento della piscina Gregori è unico in Italia. Addirittura ci vengono tolte le corsie di pomeriggio, quando i nostri atleti sono tutti studenti, e ci vengono assegnate di mattina. Di questo passo ci conviene fare solo scuola di nuoto a San Benedetto, e portare gli agonisti fuori. Sono otto anni che il Comune ci promette di cambiare queste regole», è il Delphinia-pensiero.