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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Un cittadino può dubitare che il Csi da me presieduto favorisca l’Ancona Calcio, ma un consigliere comunale come Tassotti, no. Mi poteva chiamare per chiedere spiegazioni. Il progetto è di caratura internazionale, altro che cronachette locali. Da due giorni mi chiamano radio e televisioni straniere. In questo momento sono in autobus, devo andare alla Bbc».
Edio Costantini, candidato sindaco alle ultime elezioni sambenedettesi (appoggiato da An, Udc e da una lista civica), liquida così la polemica di Tassotti della Lista Martinelli in relazione all’appoggio dato dal Csi all’Ancona, squadra corregionale della Samb e storica rivale.
«Tifo Samb non solo prima delle elezioni» lo ha schernito l’ex assessore allo Sport. Costantini ribatte: «Sono il presidente nazionale, non rispondo a logiche locali».
E non esclude un possibile coinvolgimento della Samb: «Preferenze per l’Ancona? Noi del Centro Sportivo Italiano presenteremo il 10 ottobre un progetto dettagliato, a cui tutte le società possono aderire, Samb compresa. Vogliamo far tornare l’etica nel calcio: questo è importante per il milione di ragazzi affiliati al Csi».
Però, assieme all’etica, in terra dorica arriveranno anche soldi. Tanti. Cinque milioni di euro di sponsorizzazione per tre anni, da varie aziende. Un affare d’oro per la famiglia Schiavoni, proprietaria del club: «Non dipende da noi: ci sono imprese disposte ad investire per un calcio diverso».
Ma perché si parte proprio dall’Ancona? «Noi non c’entriamo nulla, gli Schiavoni conoscevano dei personaggi milanesi, e s’è fatto l’accordo»
La rossa Ancona, dunque, abbraccia il Vaticano per scalare le classifiche del pallone. Per farlo, però, dovrà sottoscrivere un codice etico al quale dovranno aderire giocatori, dirigenti e tifosi. I primi, ad esempio, verranno puniti con ore di volontariato in caso di espulsioni o violenze. La società reinvestirà i propri utili a favore del Terzo Mondo. I giocatori potranno svincolarsi dalla società e i loro contratti dovranno essere equi. I tifosi non dovranno più avere comportamenti violenti o offensivi. I biglietti saranno venduti a prezzi inferiori.
«Capite? Recuperiamo il vero senso del calcio. Queste beghe politiche o di campanile sono sciocchezze» tuona Costantini dall’autobus che lo sta portando negli studi della Bbc di Roma. «I bilanci saranno controllati e certificati socialmente. Quante società, nel calcio attuale dominato dalle S.p.A, sono disposte a farlo?»