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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Il teatro in Italia è una lobby appannaggio di chi decide». Inizia così la breve intervista a Vincenzo Di Bonaventura, attore teatrale sambenedettese, promotore della compagnia teatrale Aikot27. Il suo giudizio riguardo la situazione dei teatri in Italia e in particolar modo nel Piceno non può certo dirsi positivo.
Le redini del teatro, secondo Di Bonaventura, sono tenute in Italia da politici e amministratori che non hanno grande conoscenza della materia, rischiando così di perpetuare una condizione di stasi e paralisi dell’attività teatrale, dove novità e sperimentazione risultano troppo spesso le grandi assenti.
«I politici ignorano le esigenze degli “addetti ai lavori”, a loro interessano solo i numeri, non la verità della ricerca autentica. Tutto ciò che è investito è prerogativa di quei 12 enti italiani che decidono le sorti senza mai un atto di coraggio». Prosegue così l’attore, in una critica triste e spietata di ciò che è diventato il genere di intrattenimento più antico e raffinato.
Non smorza i toni neanche quando parla del teatro nella nostra città, definendo laconicamente la situazione con due parole: «letargia totale».
«Non c’è un teatro a San Benedetto – prosegue – gli amministratori gestiscono, ma ne sanno ben poco. L’Amat (Associazione Marchigiana per le Attività Teatrali) farà sempre da serva al teatro italiano. Non credo ci sia speranza».
Nell’ultimo periodo Di Bonaventura ha trasferito, per necessità, la sede dell’Aikot27 dal Paese Alto di San Benedetto al Teatro Comunale di Monsampolo del Tronto, avendo dovuto restituire l’immobile del centro storico alla legittima proprietaria. Parlando della situazione teatrale e culturale di Monsampolo non cambiano tono e argomenti: nonostante sia un piccolo centro non si salva dalle manipolazioni sbagliate, subendo lo stesso danno che purtroppo subisce il teatro in Italia.
«Non c’è salvezza nella capitale». Si conclude con una citazione di Eliot il colloquio con Di Bonaventura, una frase lapidaria del poeta statunitense che ben riassume quanto detto prima.