SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Gli ultimi dieci anni dello scultore sambenedettese Paolo Annibali in una esposizione che interesserà sia la Palazzina Azzurra che Palazzo Bice Piacentini. “Paolo Annibali 1997 – 2007“: questo è infatti il titolo della mostra dell’artista, che torna ad esporre a San Benedetto dopo un decennio dall’ultima personale intitolata “Naufragio con spettatore” nel 1997.
«Questa mostra racchiude gli ultimi miei dieci anni di attività – spiega Annibali – con opere provenienti soprattutto dalle Chiese. Le opere, laddove possibile, sono state concesse e trasportate. All’interno dell’esposizione, inoltre, saranno visibili i bozzetti e gessi anche a grandezza naturale che documentano le varie fasi del lavoro».
La cerimonia di apertura si svolgerà venerdì 5 ottobre presso l’Auditorium del comune. Questo importante appuntamento si colloca all’interno di una politica di riqualificazione culturale degli spazi cittadini. Scultore delle porte d’ingresso delle chiese di San Pio X e di San Filippo Neri, il maestro presenterà un saggio più ampio del suo lavoro, che abbellisce diverse chiese e ambienti sacri, non solo delle Marche.
Un doppio filone tematico attraverso opere e bozzetti, documenti e gessi, per una mostra che si compone di due sezioni: Arte Sacra e Arte Profana. L’originalità sta anche nella scelta tecnica di allestire gli spazi espositivi in due luoghi distinti e strategici della città. La Palazzina Azzurra, la cui illuminazione offre risalto alle suggestioni delle opere religiose, ospiterà la sezione arte sacra, mentre l’intimità delle opere di carattere profano troveranno sistemazione al Palazzo Bice Piacentini. Sarà anche l’occasione per la riapertura del palazzo, dopo due anni di chiusura e un costosissimo restauro. In qualità di enti promotori, il comune di San Benedetto e la Provincia hanno riconosciuto in questa operazione l’opportunità di promuovere il territorio, attraverso la continuità delle offerte culturali.
«Stiamo tentando di far vivere la nostra città – precisa il sindaco Gaspari alla conferenza stampa della mostra – sviluppando la capacità di dare risalto alle strutture culturali più adatte ad ospitare questi eventi». I due poli di San Benedetto, quello sul mare e quello del centro storico, creano una sorta di continuità espositiva a cui non si è voluto rinunciare.
L’evento è stato organizzato da Noicultura, Associazione Culturale diretta da Domenico Gioia, ed ha due importanti curatori: Flaminio Gualdoni, direttore della Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano per la sezione arte profana e Monsignor Carlo Chenis, docente di filosofia all’Università Pontificia Salesiana per la parte sacra.
L’alto profilo culturale e promozionale della mostra è attestato dal catalogo, realizzato dal gruppo Skira, rinomata casa editrice di rilevanza internazionale. L’esposizione, ad ingresso gratuito, resterà aperta dal 6 ottobre al 18 novembre.