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GROTTAMMARE – “Staccando l’ombra da terra” rende già l’idea del volo pindarico che compirà la rassegna, toccando punti solo in apparenza distanti fra loro. Caratteristica del Blow Up è sempre stata quella di creare una miscellanea di temi, di applicazioni dell’estro e della sensibilità umana, dove l’arte audio-visiva fa da filo d’Arianna.
Con la presentazione del programma apre la 13ˆ stagione per l’associazione Blow Up, ciclo pensato in un ottica di valorizzazione del territorio, dal punto di vista geografico e culturale in senso ampio.
La rassegna si compone di 6 sezioni tematiche: Omaggio al cinema italiano, mostra fotografica a cura di Giuseppe di Caro. Nella sezione Aldo Moro, la proiezione di Buongiorno notte di Bellocchio sarà la partenza per un seminario sugli anni caldi del terrorismo.
Tecno-teatro, net-art e design interattivo saranno i linguaggi di lettura per L’alto costo della globalizzazione. Riallacciandosi al tema della contaminazione multimediale nell’arte, una retrospettiva su Joseph Beuys creerà un filo conduttore tra volo, azione nell’arte e nel gesto atletico per la sezione Etica/epica dello sport. Questa parte di rassegna ospiterà Carlo Mazzone, allenatore di calcio romano residente in Ascoli, forse il calciatore in attività Cristian Bucchi. Ma non si mancherà di dare risalto anche ad altri sport, come il ciclismo, la boxe e l’automobilismo. Attraverso una carrellata sulle imprese che hanno scolpito la memoria della società, si parlerà anche di episodi drammatici, legate del doping. Quando staccare l’ombra da terra significa misurarsi con i limiti umani.
Tema caro alla rassegna è Mediterraneo: il mare, come bene biologico e bacino della cultura di un popolo. Nell’analisi delle istanze ambientaliste nell’unione dei paesi mediterranei interverrà dalla provincia Fabio Aragonese.
Molto articolata la sezione Arti visive e sapienzialità che, in 12 appuntamenti tra proiezioni e seminari, farà da collante tra tutti i temi affrontati, in quanto è l’esperienza umana al centro dei diversi ambiti di indagine. Tra consulenze filosofiche, arte del volo, lettura dei tarocchi, astronomia e fantascienza, emerge un ritratto dell’uomo che tende verso l’alto, con lo sguardo rivolto alle stelle e si stacca metaforicamente da terra.
Una fattiva cooperazione è stata instaurata con l’amministrazione di Grottammare, che quest’anno oltre all’assessore alla Cultura Piergallini, ha portato l’interesse dell’assessorato all’Ambiente Marcello Capriotti e Natale Santori allo Sport che ringrazia l’Associazione «per aver dato risalto alla tematica ambientale, nel decennale dal Protocollo di Kyoto».
Le proiezioni iniziano venerdì 5 ottobre con il cortometraggio A forza di essere vento di Daniele Segre in collaborazione Fabio Fiori, scrittore e biologo marino.
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