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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Giorni intensi in casa Samb, anche se di primo acchito l’ambiente sembra sereno. I tifosi, encomiabili come al solito, lasciano lavorare in tranquillità la squadra, che finora ha raccolto 3 punti in 6 partite, la dirigenza sorride, eppure si avverte un certo nervosismo. Più o meno latente. Ma c’è.
Sta per esempio nelle urla del portiere Visi che mercoledì pomeriggio ha rimproverato i compagni di squadra per un gol preso nella partitella di fine allenamento sugli sviluppi della solita incertezza difensive. Sta tutto sommato nei rimbrotti di mister Ugolotti che chiede ai suoi ragazzi attenzione e massima applicazione, in qualsiasi momento. Sta, perché no, nella chiacchierata, lunga e intensa, fatta in disparte dai fratelli Tormenti con il direttore sportivo Maurizio Natali a margine della seduta di lavoro pomeridiana. Un semplice confronto (o qualcosa in più?) per analizzare il momento. Delicato.
Una vittoria che tarda ad arrivare – mai la Samb in Serie C aveva rimandato così tanto l’appuntamento con i tre punti – una condizione fisica, generale, dell’intero gruppo, ancora da affinare e un morale tutto da forgiare. I tre punti, saremmo anche banali, sarebbero la migliore medicina.
Il calendario non aiuta: domenica al Riviera delle Palme arriva una Lucchese affamata di punti. Poi in Viale dello Sport sarà la volta del Perugia, altra grande del girone B che certo non ci starà a giocare per il punticino. A seguire viaggio nella tana di un Arezzo che ancora stenta a decollare, ma è che pur sempre una delle maggiori pretendenti a un posto play off.
Infine, sempre tra le mura amiche, Tinazzi e soci riceveranno la visita del Crotone, compagine che dopo le ultime due vittorie di fila sembra essere definitivamente pronta a recitare il ruolo della protagonista e che, almeno sulla carta, pare l’undici più indicato per insidiare il duo di testa Ancona-Salernitana.
Entro fine ottobre insomma, il campionato avrà emesso già un primo verdetto significativo: il prossimo mese ci consegnerà la stessa Samb in ascesa della prima parte di stagione passata, oppure dovremo rassegnarci – la tifoseria, l’ambiente tutto e la dirigenza – a un’annata di basso profilo?
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