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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Bisogna considerare il nuovo Piano di Spiaggia non come un mezzo per concedere regalie ai concessionari balneari, ma come un’occasione per ripensare la distribuzione e la vocazione delle attività commerciali sambenedettesi, valutando alcuni pro e alcuni contro di un’eventuale agevolazione per gli stabilimenti balneari».
Secondo Daniele Primavera, presidente della commissione consiliare sul Commercio, occorre aprire un dibattito per capire finalmente se gli stabilimenti balneari servono solo come supporto alla balneazione oppure possono ospitare un ventaglio di attività commerciali e di intrattenimento come succede oggi. Il corollario di questa posizione riguarda la distribuzione delle attività di intrattenimento estivo. Tutte sul lungomare, unica zona turistica? Oppure, come suggerisce Primavera, è più pratico e intelligente svilupparle in collina – evitando rumori disturbanti e conseguenti lamentele – e nell’area portuale?
Dalla risposta a questo dilemma si potrebbero avere nuovi punti di vista sulla richiesta dei concessionari di poter sfruttare più intensivamente i loro spazi, usando strutture rimovibili per migliorare le attività di ristorazione.
L’Itb di Giuseppe Ricci – sindacato di categoria aderente a Confindustria – pochi giorni fa ha sollevato la questione da un punto di vista opposto ma complementare. Se è vero che c’è crisi economica, e che il nuovo turismo “mordi e fuggi” oltre che i flussi dall’entroterra provocano la tipica concentrazione balneare dei fine settimana, come evitare gli effetti “collo di bottiglia”? Come migliorare l’offerta degli chalet e le possibilità di fornire ristorazione comoda, veloce e conveniente? Per Ricci l’unica via è consentire agli chalet di sviluppare strutture leggere per gli ospiti, senza timore di mannaie comunali, cioè diffide alla rimozione e ruspe.
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C'e un grande problema, grande come un palazzo, che ci sbatterebbe il muso ogni persona di buona fede . Concentrare ancora le attenzioni sugli chalet perche' "gestori" del turismo locale. Sul turismo locale la politica ha fallito ed ancora fallisce inesorabilmente sulla risposta complessiva che la citta' dovrebbe dare sull'offerta turistica . Perche' a San Benedetto quello che piu' preme, e' non disturbare i conducenti quindi nessuno puo' e deve essere scontentato . Sostanzialmente esiste una idea perversa degli indirizzi politici dove a decidere per prima sono gli attori principali mentre la politica non fa altro che cantare uno stonato… Leggi il resto »
Credo che sia poco ragionevole creare aree di divertimento IN COLLINA in una città che ha 4 KM DI LUNGOMARE! E per di più con la motivazione di evitare di disturbare il riposo di quei (pochi) turisti che alloggiano negli hotel distribuiti lungo i 4 KM DI LUNGOMARE. Non sarebbe forse più logico destinare anche solo una piccola parte di questi 4 KM a chalet, locali e strutture che supportino il divertimento notturno invece di ostacolarlo? Prendiamo come esempio città come Milano Marittima: i locali sono concentrati in un'area relativamente piccola, minima rispetto a tutto lo spazio che abbiamo noi.… Leggi il resto »
Non sono daccordo sul trasferimento delle attività dell'intrattenimento giovanile e turistico sulle colline sambenedettesi. Vi ricordo ad esempio che quest'estate c'è stato uno stupendo boom nell'utilizzo delle biciclette in sostituzione delle macchine per i motivi riconducibili alla comodità di "parcheggiare" le due ruote ovunque oltre che a quelli di non "correre" rischi tipici del sabato sera (ubriachi al volante e polizia ovunque a militarizzare le notti). In questo senso sarebbe troppo bello vedere una città viva anche di notte con centinaia di giovani in bici che si spostano su e giu' per i lungomari di sbt, grottammare, cupra e martinsicuro… Leggi il resto »
Il mio pensiero è stato molto sintetizzato dall'articolo. Non si tratta di un semplice dualismo "lungomare-collina", come a qualcuno è parso. Ci mancherebbe! Pensare che un turista debba passeggiare in collina con il bel lungomare che abbiamo è una pazzia. Ho fatto un ragionamento un pò più ampio che spero ci sia l'opportunità di riportare integralmente anche in questa testata, in futuro… vista la lunghezza dell'intervento, non mi pare opportuno proporlo sotto forma di commento.