ASCOLI PICENO – Dopo aver ricevuto ad inizio settembre il premio come «migliore organizzazione pubblica che ha introdotto strutture e servizi più adeguati alle esigenze dei non vedenti o che ha promosso campagne di sensibilizzazione» dal progetto Oscar dei sapori, i Musei Piceni arrivano a Roma, partecipando alla 43a edizione della mostra convegno Sevicol.

Il progetto romano vedrà coinvolto il mondo produttivo e culturale, mirando all’aumento dell’offerta turistica, alla nascita di scuole e laboratori artigianali, alla creazione di nuove opportunità di occupazione. L’obiettivo è, infatti, la riqualificazione dei i musei locali ed ecclesiastici, per dare impulso allo sviluppo culturale, turistico ed economico dei territori locali, partendo dall’esperienza laziale.

«Valorizzare il territorio – spiegano – vuol dire valorizzare le sue risorse culturali, artistiche ed artigianali, che spesso hanno soltanto la necessità di essere adeguatamente promosse e comunicate. Inoltre i musei possono svolgere un importante ruolo di aggregazione nelle realtà territoriali in cui sono collocati, come già accade all’estero e nelle principali città italiane».

Il progetto del Sevicol – Settimana della vita collettiva, in collaborazione con l’Amei – Associazione Musei Ecclesiastici Italiani e l’Associazione Lapis Onlus, sarà presentato ufficialmente all’interno della 43a edizione della mostra convegno Sevicol , che si terrà dal 26 al 29 ottobre 2007 presso la nuova Fiera di Roma, nel corso del convegno “Valorizzazione dei musei ecclesiastici”, che coinvolgerà in un ampio dibattito istituzioni nazionali, regionali e locali, gli enti cattolici e le aziende specializzate.

Musei Piceni porterà quindi nella capitale l’esperienza marchigiana: grazie agli investimenti strutturali realizzati con il coofinanziamento della comunità europea (nell’ambito dei fondi ob2 mis 3.2.1) i quattro poli museali di Ripatransone, Offida, Monterubbiano e Montefiore dell’Aso hanno adeguato le strutture agli standard ministeriali: «Da questo primo fondamentale proposito museipiceni intende affidare al museo non più il significato di luogo di conservazione passiva del patrimonio quanto istituzione al servizio del pubblico in un rapporto partecipato e comunitario con la collettività, finalizzato alla tutela e crescita dell’identità di un luogo».

Per informazioni http://www.sevicol.it/