SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Erano stati mossi mari e monti per cercare e ottenere una deroga al sequestro giudiziario del “Panettone” e far svolgere ugualmente a San Benedetto il Congresso nazionale della Simfer, la Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa. Ma a due settimane dall’appuntamento arriva il contrordine: si va al “Casale” di Colli del Tronto. I vertici della Società di medicina si sono resi conto che alla manifestazione in programma nel convegno nazionale dal 10 al 13 ottobre ci sarà un’affluenza maggiore del previsto.
Medici, logopedisti, ortopedici, psicologi e fisioterapisti andranno dunque a Colli del Tronto per discutere dei “Criteri di appropriatezza in medicina riabilitativa”. Il Palacongressi ha alcune sale inagibili o agibili solo per una capienza di venti persone, mentre la prevista affluenza ai corsi sarà elevata, dato che essi rilasciano importanti crediti formativi per la carriera professionale professionali.
Come si ricorderà, il il Palacongressi è sotto sequestro giudiziario dall’inizio di settembre e che per il raduno della Simfer c’era stata una deroga dalla Procura della Repubblica di Ascoli. Anatemi del sindaco Gaspari verso la stampa, a suo dire colpevole della divulgazione prematura della notizia del sequestro; sinergie fra Vigili del Fuoco, Protezione Civile e forse dell’ordine varie per dare la massima sicurezza al congresso; autorizzazioni del gip ascolano Annalisa Gianfelice: queste le tappe principali del “settembre nero” del Palacongressi. Per questo congresso c’era stato anche l’assenso della Palacongressi Srl, la cordata di imprenditori che ha in gestione per trenta anni la struttura nonostante il sequestro giudiziario.
Il 21 settembre la giunta di viale De Gasperi aveva anche firmato una delibera di “concessione in uso gratuito” del Palacongressi alla Simfer, che fonti del Comune ci hanno descritto come «scritta pesando attentamente parola per parola», in virtù della vicenda giudiziaria in corso.
Ma non tutto è perduto; i medici riabilitativi alloggeranno negli alberghi della Riviera. Gli organizzatori annunciano anche escursioni guidate dallo storico dell’arte Stefano Papetti, prodotti tipici in camera, ricami a tombolo offidano in omaggio alle signore e un souvenir di ceramica per tutti firmato da Nespolo. Consoliamoci così.
Lascia un commento
Certe figuracce andrebbero evitate anche perche' ..menar il can per l'aia per giorni e giorni e..mostrando la solita coda di pavone ..non puo' che sortire di fronte a tutta la citta' un desolante effetto boomerang. Ma tu pensa!!..sbagliati i conti..ma non era a numero chiuso? Per carita'!!Tutto puo' succedere.Ma dopo tutto quello che e' successo!!Dopo tutte le attenzioni necessarie!!E che diamine!! Quando eravamo bambini,giocavamo spesso in strada,quando le strade non erano percorse da tante auto come invece avviene oggi quindi potevamo permetterci di giocare a palla,fare giochi di ogni genere;talvolta mettevamo su il teatro di strada ogni volta con un… Leggi il resto »
Che brutta figura…
Cioè…non mi è chiaro…chi spende per i souvenir di Nespolo, i tomboli e "le forme di cacio"???
Il comune non avrebbe preso un'euro dalla concessione del palacongressi e qualcuno spende anche per dare dei ricordi ai partecipanti…di cosa dovremmo consolarci?
Proprio non mi è chiaro…mumble mumble…
Ma quando si decise di costruire il "panettone" non si dava per scontato terminarlo?
Perché non lo si è terminato?
Costava troppo? Non lo si sapeva? Ci sono altri motivi?
O lo si termina oppure che lo si butti giù!
Ci costerebbe di meno (anche come brutte figure).
Per quanto riguarda i "regali" ai partecipanti chi paga di solito è il Cliente, in questo caso la Simfer.
Grandi responsabilità siano da imputare alla società organizzatrice del congresso. A questo proposito volevo chiederLe Dr. Panichi, qual è la società organizzatrice del Congresso? Di solito il committente dà al provider un range massimo di attendees, su cui basare la ricerca della struttura in grado di ospitare l'evento. Di conseguenza il fatto di aver sottoposto all'attenzione del cliente una struttura non confacente alle richieste/necessità reali e potenziali ricada sulle spalle della società organizzatrice. Credo che la città di San Benedetto, senza investimenti, non sia in grado in termini di strutture congressuali di llivello di puntare su questo settore. Vi era… Leggi il resto »