SAN BENEDETTO DEL TRONTO — «Il Piano Regolatore non ha prezzo», disse circa un anno fa il sindaco Gaspari al Consiglio comunale. Disse anche che per concludere il lavoro ci volevano quattro anni e che il nuovo Prg avrebbe fatto da trampolino di (ri)lancio per San Benedetto, cosa necessaria perché quello vigente oramai ha esaurito il suo compito.
Nobili intenzioni, che peraltro avevano già manifestato gli amministratori della giunta Martinelli. Che ha dato circa 300 mila euro al progettista Piergiorgio Bellagamba in cambio di un lavoro che fece azzuffare assessori e partiti, che fu definito «senz’anima» dall’attuale sindaco e che ora giace in un cassetto del Comune.
Gli ultimi flebili echi di quelle polemiche dell’epoca martinelliana si sono sentiti in una semi-deserta seduta della commissione Urbanistica, svoltasi prima dell’estate. Lì qualche rappresentante della città disse anche che «il piano regolatore elaborato dal professor Bellagamba non fu il frutto della volontà della maggioranza dell’amministrazione Martinelli».
I 300mila euro spesi dal Comune sono però sicuramente “frutto delle casse comunali”, che oggi peraltro sembrano languire. Quattro anni di quel lavoro sono serviti a ben poco, è il caso di dirlo.
Con un linguaggio certamente denso di significati non facilmente intuibili, in quegli anni abbiamo sentito parlare di «punti di centralità urbana», «collanti urbanistici», «riscoperta dei legami con l’entroterra collinare».
Poi nel 2006 la palla del Prg passa all’architetto Luigina Zazio, gentile signora e ottima professionista. E dal giugno 2006 la sua consulenza è costata 120 mila euro. Ma non è stata l’unica consulenza di cui si è avvalso l’ufficio Assetto del Territorio.
Nel frattempo i cittadini volenterosi e curiosi si sono fatti una cultura sulla nuova legge urbanistica regionale, sulla valorizzazione del patrimonio pubblico e sulla perequazione. Ci sono zone elette a cardini di sviluppo (porto, zona Brancadoro, Sentina); si sono cambiate norme urbanistiche fra mille polemiche dell’opposizione per evitare (a detta dell’amministrazione) speculazioni; e poi si stanno facendo cose che colgono di sorpresa: censimenti del patrimonio immobiliare pubblico, nuove cartografie, piani di spiaggia, analisi dei punti «non attrattivi della città» come l’ospedale (ma guarda un po’), l’Albula, la statale Adriatica; salvaguardia dei casolari agricoli abbandonati; abbattimento delle barriere architettoniche, studi socio-economici.
È alquanto sfiduciante supporre che queste indagini e queste azioni non siano state fatte negli anni precedenti all’arrivo della Zazio. È altrettanto sfiduciante come ipotizzare che il lavoro di oggi sia un doppione del lavoro fatto qualche anno fa. Delle due l’una. Certamente in questi ultimissimi anni c’è stato qualcosa che è cambiato. Prendiamo la crisi della pesca, dell’industria del freddo, dell’agroalimentare. Tendenze economiche che accelerano inesorabilmente insieme con l’invecchiamento della popolazione. E dal 2008, molto probabilmente, insieme con la pressione fiscale.
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bravo OLIVER, le chiacchiere stanno a zero, i soldi sono
nostri, la gestione è della della CASTA/COSCA, però non
capisco perchè il sindaco si arroga anche l'assesorato
piu' strategico dell'urbanistica…..
in molti mi dicono che c'e' in giro in CD il piano
redatto da BELLAGAMBA, sarebbe bello sovrapporlo con
i prossimi interventi sulla città e tutto si capirà,
o no?
Quando non esiste un programma strategico per il territorio,
quando si ha la sola capacità di gestire l’ordinario,
il politico o presunto tale si appoggia a programmi che vanno a procrastinare all’ infinito decisioni ed operatività.
ormai è chiaro a tutti che questa legislazione nei prossimi tre anni riuscirà a fare le poche cose.
Accumuleremo ritardi su ritardi. Intanto i fondi europei si esauriscono e trovare i soldi per fare cose serie sarà impossibile.
Mi ripeterò, sarò noioso, ma basta case, ipermercati, centri commerciali ….! La zona che va da Marina di sotto alla zona vicino "La Fontana" potrebbe diventare un gran bello spazio verde (ma veramente verde), un parco che ben si accosta agli impianti sportivi. Un parco ben custodito e curato, magari con attrezzature di pubblica utilità: un esempio possono essere i bagni (magari forniti di spazi per le neo-mamme), ma anche altro che ora non mi viene in mente. Uno spazio che potrebbe diventare un ulteriore centro di S.Benedetto, un gran bel polmone in tutti i sensi. Alla città sarebbero necessari… Leggi il resto »
Sono completamente d' accordo con tonino! Non c'è minimamente nella mente dei politici (eccetto alcuni) un progetto per sbt… altrimenti certi problemi oggettivi andrebbero affrontati subito! non si perderebbe tempo a rifare i marciapiedi ma si RIQUALIFEREBBE! Mentre poi si perde tempo a ristrutturare lo scientifico quando forse sarebbe il caso di indirizzare una zona per le scuole ( come stanno facendo a fermo) …si ristrutterebbe dove è storico, anizhè farci nuovi edifici che non c'entrano nulla,ecc… ecc… Ma questi sono solo esempi, forse da un punto di vista personale, ma come dice tonino, qui si tratta di accomulare ritardi!… Leggi il resto »