VISI 6: incarna, almeno in questo momento, una delle poche certezze della Samb. Dopo una manciata di giornate è già riuscito a guadagnarsi, a dispetto dei progetti della società, una maglia da titolare. Sempre puntuale nelle uscite, si fa rispettare tra i pali. Incolpevole, anche stavolta, in occasione del pari (in fuorigioco) del Sorrento
TINAZZI 6: meno propositivo rispetto al solito, si limita a presidiare la corsia di competenza, annullando senza problemi Radi. Pezzella, sempre dalla sua parte, lo fa soffrire solo in un paio di circostanze in avvio
SANTONI 6: non impressiona, ma tenendo conto che torna a indossare una maglia da titolare dopo quasi un anno dal terribile incidente di Giulianova, il terzino anconetano fa tutto sommato la sua parte
GIORGINO 5,5: gli si chiede di fare il regista, ma ancora una volta dimostra (almeno questa è la nostra opinione) di non essere in grado di prendere per mano la squadra. Grinta e corsa in ogni caso non gli fanno difetto
MOI 5: ammonito (forse ingenerosamente) dopo una manciata di minuti, nella ripresa combina una sequela impressionante di pasticci. Lo “salva” da un voto ancora più pesante il fuorigioco riscontrabile nell’azione del gol sorrentino
GALEOTTI 6,5: ha il grande merito di segnare il gol che per 10′ illude i rossoblu, ma in fase difensiva tentenna ancora troppo
SODDIMO 5,5: giocatore dalle indubbie qualità, non si è ancora calato nella mentalità della categoria. Troppo discontinuo, incide quasi nulla. Dai suoi piedi in ogni caso, nel primo tempo partono gli unici tiri nello specchio della porta ospite
CARBONI 5,5: timbra l’azione forse più pericolosa della Samb, vale a dire il palo (ancorché viziato da una deviazione di testa del difensore campano Ferrara) colpito nella prima frazione di gioco. Per il resto si conferma una sorta di oggetto misterioso.
ALTERI 5: prestazione molto mediocre. Fischiatissimo dal pubblico del Riviera, ha comunque qualche attenuante, dalla condizione fisica (non è al top), al fatto che là davanti viene lasciato troppo solo
PALLADINI 6: voto di stima per l’arcigno Ottavio, che ci mette l’anima. Gli anni però si fanno sentire, tanto che non riesce a reggere con la stessa intensità i 90′ e, più in generale, accusa qualche passaggio a vuoto
OLIVIERI 5,5: dà l’idea, specie nei primi minuti, di essere l’unico capace di inventare qualcosa. Ma, come al solito, ben presto si perde. Sostituito a metà ripresa
PISTILLO (dal 13′ st) 6: pur impiegato in un ruolo non suo, si fa preferire a Soddimo con giocate semplici ma efficaci
MORINI (dal 20′ st) 6,5: mette lo zampino nel gol rossoblu, disegnando dall’angolo la traiettoria spedita in rete da Galeotti, ma soprattutto il suo ingresso in campo conferisce vitalità alla manovra della squadra, fino a quel momento lenta e compassata. Deve ora confermarsi altrettanto incisivo nel caso in cui Ugolotti gli voglia ridare fiducia dal 1′
CURIALE (dal 27′ st) 6: il suo ingresso – è un caso? – coincide con il momento migliore (peccato duri troppo poco) della Samb. In questo momento merita fiducia, se non altro perché sta meglio di Alteri
UGOLOTTI 5,5: fallito, o quasi, l’esperimento del 4-1-4-1, schema adottato per riscattare la figuraccia di Pescara. La Samb fa vedere le cose migliori con un 4-4-2 innervato da interpreti diversi rispetto a quelli scelti in avvio di gara. Ad ogni modo ci pare di condividere l’analisi fatta dal tecnico rossoblu nella sala stampa del Riviera: il problema più grande di questa squadra è nella testa, con molti giocatori probabilmente frenati dalla paura. E meno male che davanti c’era un Sorrento apparso assai mediocre
PUBBLICO 7: non ce ne voglia il presidente Tormenti – di parere opposto – ma l’atteggiamento dei tifosi ci è parso come minimo generoso. Soprattutto quello della Curva Nord, che ha sostenuto dall’inizio alla fine la squadra, salvo poi fischiarla dopo il 90′. Senza tanti giri di parole: siamo convinti che fino a qualche stagione fa il pubblico di fede rossoblu, tradizionalmente esigente, davanti ad uno spettacolo come quello “offerto” oggi da Tinazzi e soci, avrebbe manifestato con maggiore veemenza il proprio disappunto